Sabato 27 Luglio 2024

Natale in Ucraina, prima volta dal 1917

L'Ucraina cambia il giorno di Natale da 7 gennaio a 25 dicembre per sradicare l'influenza di Mosca. Il passaggio al calendario gregoriano è un segno del tentativo di allinearsi con l'Europa. Decorazioni natalizie con temi militari simboleggiano la guerra.

L'Ucraina verso il primo Natale di 25 dicembre dal 1917

L'Ucraina verso il primo Natale di 25 dicembre dal 1917

Per la prima volta dal 1917, quest'anno l'Ucraina festeggerà il Natale il 25 dicembre, un cambiamento rispetto al 7 gennaio - giorno di Natale nel calendario giuliano usato in Russia - che rappresenta l'ultimo tentativo di sradicare l'influenza di Mosca nel Paese invaso. A luglio, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha approvato un disegno di legge per spostare ufficialmente il giorno di Natale, con l'obiettivo di "abbandonare l'eredità russa di imporre le celebrazioni natalizie il 7 gennaio", come si leggeva in una nota esplicativa del ddl sul sito web del parlamento di Kiev. L'Ucraina è stata sotto la guida spirituale di Mosca almeno dal XVII secolo, ma parte della Chiesa ortodossa ucraina ha rotto con Mosca nel 2019 a causa dell'annessione della Crimea da parte della Russia e del sostegno ai separatisti nell'est del Paese. Il passaggio al 25 dicembre fa parte di un più ampio processo nazionale di smantellamento dei simboli della Russia, dell'Unione Sovietica e del comunismo, iniziato nel 2014 quando Putin ha annesso la penisola e ha dato il via a una rivolta pro-Mosca nella regione orientale del Donbass. L'adozione del calendario gregoriano occidentale è anche un segno del continuo tentativo di Kiev di allinearsi con l'Europa, come ricorda la BBC, mentre la guerra si vede anche nelle decorazioni per gli alberi di Natale, sempre più a tema militare. Soldati in miniatura, aerei da combattimento Mig, un trattore ucraino che traina un carro armato russo sono tra gli oggetti venduti alla fabbrica di decorazioni di Klavdievo-Tarasove - una piccola città fuori Kiev - una delle tre che un tempo rifornivano l'intera Unione Sovietica. "Penso che tutti coloro che daranno un'occhiata a oggetti come questi spereranno prima nella vittoria del nostro Paese", ha detto Tamila, tra le impiegate della fabbrica.