Lunedì 23 Dicembre 2024

Migranti: 300 agenti in resort in Albania, stanziati 9 milioni

Accordo del Viminale per 12 mesi, costo giornaliero di 80 euro

Accordo del Viminale per 12 mesi, costo giornaliero di 80 euro

Accordo del Viminale per 12 mesi, costo giornaliero di 80 euro

La locazione di strutture alberghiere a Shengjin, in Albania, con alloggio in camere singole, "ristorazione e connessi servizi" per una spesa complessiva che sfiora i 9 milioni di euro all'anno (8.897.200) e destinate ad ospitare circa 300 appartenenti alle forze di polizia italiane. E' quanto previsto dal ministero dell'Interno - Dipartimento di pubblica sicurezza - nell'ambito dei servizi di sicurezza per i migranti presenti nei centri di Shengjn e a Gjider. Il protocollo che affida il servizio per un anno è stato approvato il 5 agosto scorso e il costo giornaliero per ogni singolo agente è di 80 euro. L'appalto è stato vinto dalla società Rafaelo Rosort "in accoglimento di una offerta ritenuta "congrua e corrispondente al fabbisogno dell'Amministrazione". Si tratta di resort a quattro stelle dotate anche di piscine e strutture ricreative. Prima che venisse affidato l'appalto, il Viminale, secondo quanto si apprende, ha svolto una serie di verifiche di sicurezza e per escludere che le strutture fossero legate ad ambienti della criminalità. "Preso atto dell'assenza di elementi o comunicazione ostative" si legge nel protocollo e "alla luce degli elementi documentali e istruttori" raccolti, si "può procedere all'aggiudicazione della procedura di affidamento in favore della società 'Rafaelo Resort Srl'". Sulla vicenda è intervenuto il segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria Gennarino De Fazio, sottolineando che "la società contraente metterà a disposizione degli operatori due alberghi con spiaggia privata, centro benessere, piscine e ristorante. Tutto questo mentre il Ministero della Giustizia, Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria continua a tenere gli appartenenti alla Polizia penitenziaria impiegati nella gestione del penitenziario a Gjadër in strutture prefabbricate, in camera multipla, senza gli arredi più elementari".