Mercoledì 17 Luglio 2024

Migranti, attacco della Lega alla Germania: “80 anni fa invadeva gli stati, ora finanzia l’invasione dei clandestini”

Crippa, numero 2 del Carroccio, chiama in causa il regime nazista: “Il governo tedesco vuole destabilizzare i governi che non piacciono ai social-democratici”. Faccia a faccia tra Meloni e Macron

Milano, 26 settembre 2023 – "Ottant'anni fa il governo tedesco decise di invadere gli stati con l'esercito ma gli andò male, ora finanziano l'invasione dei clandestini per destabilizzare i governi che non piacciono ai social-democratici”. L’affondo contro Berlino arriva dal numero due della Lega, Andrea Crippa, vicesegretario del Carroccio, che parlando di migranti arriva a scomodare la Germania nazista. La ‘colpa’ di Berlino è quella di fornire aiuti economici alle ong che soccorrono le imbarcazioni in difficoltà nel Mediterraneo. Fatto che ha sollevato la “sorpresa” di Giorgia Meloni. Così scrive la premier in una lettera inviata direttamente al cancelliere Scholz e diffusa ieri, in cui lamenta un’”eccezionale pressione migratoria sull’Italia” e sposa in pieno la tesi – tutta da verificare – della presenza di navi ong in mare come ‘pull factor’ delle partenze dall’Africa.

Andrea Crippa, vicesegretario della Lega (Ansa)
Andrea Crippa, vicesegretario della Lega (Ansa)

Per il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, sostenendo le ong del mare la Germania compie un “atto ostile”. La pensa così evidentemente anche il suo vice, che arriva a fare paragoni con il regime nazista. “Pagare le Ong – attacca – ha come effetto quello di incentivare di fatto le partenze dei clandestini dalla Tunisia, perché ora sanno che ci sono navi pagate per portarli in Italia". "Ottant'anni fa il governo tedesco decise di invadere altri paesi con l'esercito ma vennero sconfitti, ora finanziano l'invasione dei clandestini per destabilizzare i governi che non piacciono ai social-democratici. Sicuramente in Germania non vogliono né Salvini né Meloni al governo e vorrebbero o un governo tecnico, alla Monti o Draghi o un esecutivo di sinistra, con Schlein o altri". "Ma falliranno -assicura- come avvenne appunto ottanta anni fa”.

Se le frizioni con Berlino sono al massimo, si è allentata invece la tensione con la Francia in materia di immigrazione. Proprio la questione dei migranti è stata al centro del faccia a faccia tra la premier Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron, che oggi era a Roma per i funerali di Giorgio Napolitano. I due leader si sono confrontati a Palazzo Chigi per un'ora e venti minuti circa, dopo aver entrambi partecipato alle esequie.