Il governo iraniano è "estremamente nervoso" ed è impegnato in "urgenti sforzi diplomatici" con i Paesi del Medio Oriente per valutare se è possibile ridurre la portata della risposta di Israele al suo attacco missilistico di inizio ottobre o - in caso contrario - aiutare a proteggere Teheran: lo hanno dichiarato fonti iraniane alla Cnn. L'ansia dell'Iran deriva dall'incertezza sulla possibilità che gli Stati Uniti riescano a convincere Israele a non colpire i suoi siti nucleari ed i suoi impianti petroliferi, oltre al fatto che la sua più importante milizia per procura nella regione - Hezbollah - è stata notevolmente indebolita dalle operazioni militari israeliane delle ultime settimane. Gli Stati Uniti si sono consultati con Israele su come intende rispondere all'attacco iraniano dell'1 ottobre e i funzionari statunitensi hanno chiarito che non vogliono che l'Idf prenda di mira i siti nucleari o i giacimenti petroliferi iraniani. Il presidente Joe Biden ha parlato con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu mercoledì, la loro prima conversazione in quasi due mesi, dicendogli che la risposta di Israele dovrebbe essere "proporzionale". Anche gli alleati statunitensi del Golfo - tra cui gli Emirati Arabi Uniti, il Bahrein e il Qatar - hanno espresso a Washington la loro preoccupazione per un potenziale attacco alle strutture petrolifere iraniane, che potrebbe creare impatti economici e ambientali negativi per l'intera regione, ha detto un diplomatico arabo all'emittente tv statuntesne.
Ultima ora'Iran nervoso, contatti in MO per ridurre portata attacco Idf'