
Incendi devastano il sudest della Corea del Sud, causando 18 morti. Mobilitati oltre 6.700 vigili del fuoco per domare le fiamme.
La Corea del Sud ha dichiarato oggi che 18 persone sono morte in uno dei peggiori incendi boschivi del Paese asiatico, con numerosi roghi ancora in corso e migliaia di pompieri che cercano di domarli.
"Diciotto persone sono decedute negli incendi", ha detto un funzionario del Ministero della Sicurezza sudcoreano aggiungendo che "sei persone sono rimaste gravemente ferite e altre 13 hanno riportato ferite lievi". Gli incendi interessano il sudest del Paese asiatico, hanno devastato migliaia di ettari e ridotto in cenere un antico tempio buddista. Il lavoro dei vigili del fuoco è complicato dal clima secco e dai forti venti che facilitano la propagazione delle fiamme.
Il presidente ad interim sudcoreano Han Duck-soo ha affermato che i roghi stanno "crescendo in un modo che supera i modelli di previsione esistenti" e ha annunciato in risposta una "piena mobilitazione nazionale", innalzando l'allerta antincendio al massimo livello. Sono oltre 6.700 i pompieri dispiegati per combattere i vari incendi, ha specificato il Ministero dell'Interno e della sicurezza sudcoreano: due quinti del personale è dislocato nell'area di Uiseong, nella provincia orientale di Gyeongsang.