Domenica 1 Settembre 2024

Il corpo di Navalny è stato consegnato alla madre

Ad annunciarlo è stata la storica portavoce su X. Da giorni le autorità russe presentavano ricatti alla madre per farle avere la salma

Roma, 24 febbraio 2024 – Il corpo di Alexei Navalny è stato consegnato alla madre: ad annunciarlo su X è stata la storica portavoce del dissidente, Kira Yarmish. “Grazie a tutti coloro che hanno chiesto questo con noi”, ha scritto la donna, a fianco di Navalny per anni.

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Secondo quanto appreso dall’Ansa, Yarmish e Lyudmila Navalnaya si trovano ancora a Salekhard, la remota località siberiana nella quale l’oppositore di Putin era incarcerato da dicembre, e dove è morto lo scorso 16 febbraio. Non è chiaro se i funerali di Navalny potranno essere pubblici o se dovranno tenersi in forma privata (e forse addirittura segreta), come richiesto dalle forze dell’ordine. “Non sappiamo ancora se le autorità interferiranno nella possibilità che vengano celebrati nel modo in cui vuole la famiglia e che Alexei merita, vi terremo informati quando ci saranno notizie”, conclude la portavoce. 

A detta delle autorità russe, Navalny sarebbe morto per cause naturali, ma la famiglia del dissidente e i politici occidentali non escludono che sia stato assassinato, magari con il novichok, l’agente nervino con cui era stato avvelenato nell’agosto 2020, riuscendo tuttavia a salvarsi. Il giorno prima del decesso, durante un’udienza in videochiamata, Navalny sembrava godere di buona salute: nei pochi secondi di filmato diffusi, è visto scherzare con il giudice. 

La salma del dissidente mostrerebbe evidenti lividi, associabili a un massaggio cardiaco, ma anche al cosiddetto ‘pugno al cuore’, una tecnica normalmente utilizzata per rianimare, ma usata dal Kgb ai tempi dell’Urss per uccidere persone precedentemente esposte al freddop gelido, così da far addensare il sangue. Le autorità del carcere in cui Navalny era detenuto hanno affermato che il 47enne si sarebbe sentito male dopo una passeggiata all’aperto, alle rigide temperature siberiane

La moglie del politico, Yulia, non ha usato mezzi termini: “Mio marito non poteva essere spezzato, ed è esattamente per questo che Putin lo ha ucciso. Vergognoso, codardo, non osa guardarlo negli occhi o semplicemente pronunciare il suo nome”, aveva affermato la donna in un video. 

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