Mercoledì 22 Gennaio 2025

Governo affronta il costo del petrolio: rimborsi per le imprese del settore

Misure per stabilizzare i costi energetici e rimborsi per il gasolio nel quarto trimestre 2024.

Misure per stabilizzare i costi energetici e rimborsi per il gasolio nel quarto trimestre 2024.

Misure per stabilizzare i costi energetici e rimborsi per il gasolio nel quarto trimestre 2024.

Il governo italiano si sta impegnando a fronteggiare il crescente costo del petrolio, influenzato dalle tensioni geopolitiche e dai conflitti in corso. Fausta Bergamotto, sottosegretaria al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), durante un'interrogazione alla commissione Trasporti della Camera, ha affermato che, stando ai dati dell'Osservatorio prezzi del Mimit, il prezzo al distributore della benzina si è attestato a 1,82 euro al litro e quello del gasolio a 1,72 euro.

Analisi dei dati sui prezzi

Questi valori risultano significativamente minori rispetto alla media del 2023 e in linea con quelli del 2022. Nel 2022, il governo ha dovuto adottare misure straordinarie con un impatto gravoso sui conti pubblici, impedendo la stabilizzazione dei costi energetici, ha dichiarato Bergamotto.

Inoltre, per quanto concerne l'aumento dell'aliquota di accisa, il Ministero dell'Economia e delle Finanze (Mef) ha precisato che tali incrementi sono avvenuti nel dicembre del 2022, non nel dicembre del 2023, e che dunque nel 2024 le aliquote di questi prodotti rimangono invariate rispetto al 2023.

Strategie fiscali e future misure di supporto

Gli oneri per la riduzione delle aliquote sono stati compensati con maggiori entrate dell'Iva, dovute alle variazioni del prezzo internazionale del greggio, e con risorse ulteriori reperite appositamente. Il ritorno all'aliquota ordinaria per gasolio, Gpl e benzina nel gennaio 2023 non ha generato un gettito fiscale extra.

Si prevede inoltre, nel quarto trimestre del 2024, un rimborso di 214,18 euro per ogni mille litri di gasolio consumato tra il primo ottobre e il 31 dicembre 2024, indirizzato alle imprese di settore, con le richieste presentabili dal 1° al 31 gennaio 2025.

Il governo ha altresì instaurato un dialogo continuo con associazioni di categoria e operatori del settore, al fine di controllare l'efficacia di queste misure e considerare ulteriori interventi a supporto dell'autotrasporto nazionale.