La frammentazione geopolitica e il ritorno alle barriere e al nazionalismo economico costerebbe fra i 600 miliardi e i 5700 miliardi di dollari all'economia mondiale - fino al 5% del Pil - arrivando a superare i costi della grande crisi finanziaria di 15 anni fa.
A lanciare l'allarme è il Forum economico mondiale nel rapporto 'Navigating Global Financial System Fragmentation', secondo cui l'inflazione globale come conseguenze dell'uso dell'economia come arma geopolitica, in uno scenario di elevata frammentazione, porterebbe l'inflazione a oltre il 5%.