Martedì 4 Marzo 2025

Crescita dell'8% della domanda di gas in Italia nei primi mesi del 2025

La domanda di gas in Italia aumenta dell'8% nei primi mesi del 2025, trainata dalla produzione termoelettrica e importazioni crescenti.

La domanda di gas in Italia aumenta dell'8% nei primi mesi del 2025, trainata dalla produzione termoelettrica e importazioni crescenti.

La domanda di gas in Italia aumenta dell'8% nei primi mesi del 2025, trainata dalla produzione termoelettrica e importazioni crescenti.

La domanda italiana di gas è cresciuta nei primi due mesi del 2025 dell'8% rispetto allo stesso periodo del 2024 a 15,4 miliardi di metri cubi (+1,2 miliardi di metri cubi), nonostante il 2024 fosse un anno bisestile con un giorno in più. Secondo l'elaborazione ANSA sulla base dei dati Snam a fronte di una domanda industriale sostanzialmente stabile, le reti di distribuzione indicative dei consumi civili segnano un +3%, imputabile perlopiù al clima più freddo.

La quota prevalente dell'aumento riguarda la produzione termoelettrica di energia elettrica, che passa da 3,5 miliardi di metri cubi a 4,4, con un incremento anno su anno del 23%. D'altronde a febbraio, secondo fonti Iea, anche in Europa si è registrato un aumento della domanda di gas del 20%, l'incremento anno su anno più forte dall'aprile 2021. Ad incidere, il crollo della produzione da eolico, diminuita anno su anno di circa il 40%.

A livello comunitario gli stoccaggi, risultano pieni per il 38%. Le riserve italiane sono piene quasi al 50% della loro capacità. In Italia nel periodo sono aumentate le importazioni di gas, che nei primi due mesi del 2025 si sono complessivamente attestate a 9,5 miliardi di metri cubi, con un incremento del 2% (+0,2 miliardi). A trainare sono i flussi via tubo, dove il gas algerino in arrivo a Mazara del Vallo - in crescita del 31% - ha più che compensato le contrazioni del metano che arriva a Tarvisio (-44%), a Gela (-74%) e a Melendugno (-14%).

Costante, il contributo del gas naturale liquefatto che raggiunge il Paese via nave con l'aumento dei flussi dal terminale di Piombino (+79%) che pareggiato la riduzione del contributo dell'impianto di Panigaglia (-80%); 5,5 miliardi di metri cubi, inoltre, sono stati resi disponibili dalle giacenze presenti nei siti di stoccaggio, il ricorso ai quali è cresciuto del 22% (+1 miliardo). La produzione nazionale di gas pur restando su volumi molto contenuti, segna un incremento del 28%, grazie al contributo di Argo Cassiopea e agli allacciamenti al biometano attestandosi a 0,6 miliardi (+ 0,1 miliardi)