Piazza Affari chiude la seduta in ribasso (-0,2%), così come era iniziata dopo essersi portata per qualche ora in positivo. A zavorrare i listino sono state Fineco (-5,74%), che ha reagito male ai dati sulla raccolta ad agosto con Citi attenta al cambio del mix dei flussi, e Stm (-4,06%): il fornitore di Apple ha risentito come gli altri produttori di chip dell'intenzione della Cina di limitare l'uso degli iPhone per dipendenti pubblici. Pesante Mps (-2,67%) sulle ipotesi di stampa che il Mef possa collocare parte delle proprie azioni sul mercato in mancanza di un acquirente per la banca. Ancora tonica invece Bps (+2,44%) con Unipol (+0,4%) pronta a chiedere di poter salite oltre il 10%. Bene intonate nel complesso le utilities e Tim (+2,08%), quest'ultima sull'idea che il governo possa accelerare per l'ingresso del Mef nella società della rete. Hera, esposta nel servizio idrico, è stata la migliore (+3,22%) del settore e ha beneficiato al pari di A2a (+1,69%) delle parole di ieri del ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin su una razionalizzazione e su investimenti nel comparto. Bene poi Terna (+2,75%), che a assegnato a Prysmian (+0,45%) la fornitura di cavi per l'Adriatic Link, e Snam (+1,92%). Da segnalare infine Tod's all'indomani dei conti sopra le attese (+3,75%).
Ultima oraBorsa: Milano debole, pesano Fineco, Stm e Mps, bene Tim