Cinquecentosettantanove giorni di navigazione. Trentatré porti. Oltre 43 mila miglia nautiche, due volte la circonferenza della Terra. L'Amerigo Vespucci si prepara a lasciare l'Arabia Saudita e a chiudere la prima parte del suo tour mondiale, quella che l'ha vista protagonista nei cinque continenti solcando i mari di tutto il globo. "Il viaggio si conclude ma non termina - le parole del viceministro del Made in Italy, Valentino Valentini -. Il racconto della bellezza italiana, come le onde, si propagherà ancora". Da domani, infatti, la nave scuola della Marina Militare darà il via al Tour Mediterraneo, passando prima per Aqaba e poi per Alessandria d'Egitto, fino a fare il suo ritorno a casa, l'1 marzo a Trieste, accolta da una Barcolana 'special edition'. Nel tragitto ci sarà anche l'occasione per un collegamento con il festival di Sanremo, proprio a bordo della nave.
Allo Yacht Club di Gedda risuonano le note dell'inno di Mameli, ultimo atto della cerimonia di chiusura. Il comandante del Vespucci, il capitano di vascello Giuseppe Lai, ordina l'ammaina bandiera mentre il sole cala all'orizzonte e il tradizionale tricolore illumina lo scafo della "nave più bella del mondo". "Abbiamo raggiunto un risultato straordinario - il commento dal palco dell'ambasciatore in Arabia Saudita, Carlo Baldocci -, siamo stati un modello, abbiamo fatto davvero sistema".
Con Gedda si chiude una "parentesi", come l'ha definita l'ad di Difesa Servizi, Luca Andreoli. "Ora torniamo nel Mare Nostrum e lo facciamo dopo aver raccontato l'Italia nel mondo - ha detto nel suo intervento -. Abbiamo raccolto tante emozioni ed esperienze, un patrimonio inestimabile che dovremo condividere. Il tour Mediterraneo nasce proprio dall'idea di rendere patrimonio di tutti quello che noi privilegiati abbiamo avuto l'opportunità di vivere".
Una "sfida vinta" - per citare sempre Andreoli - che porta a casa oltre 400 mila visitatori, tra Vespucci e Villaggio Italia, oltre 1 milione di follower sui social e una grande eco internazionale. "Abbiamo costruito qualcosa di grande - aggiunge l'ad -. Abbiamo raccontato l'Italia, che è stata ammirata, celebrata e anche un po' invidiata. Questo villaggio di Gedda è una sintesi perfetta di quello che è stato questo percorso. Dall'essere un mini-expo si è trasformato in una piattaforma multidisciplinare e poi ancora in un luogo fisico dove si incontrano i popoli".
Il tour Mediterraneo toccherà 14 porti italiani, da Trieste a Genova, dove concluderà il suo viaggio il 10 giugno, in occasione della festa nazionale della Marina. In ogni tappa sarà allestito un Villaggio "IN" Italia, dove celebrare il giro del mondo e raccontare il successo del Vespucci da Buenos Aires a Darwin, passando per Los Angeles e Abu Dhabi. "Questa esperienza sia patrimonio di tutto il Paese - è l'auspicio di Luca Andreoli -. Ci vediamo a Trieste".