Giovedì 12 Dicembre 2024

Accademia dei Lincei critica la sanatoria delle sanzioni vaccinali nel decreto Milleproroghe

L'Accademia dei Lincei esprime preoccupazione per la sanatoria delle sanzioni vaccinali, temendo un impatto diseducativo.

Lincei, 'preoccupa' la sanatoria delle sanzioni ai no vax

L'Accademia dei Lincei esprime preoccupazione per la sanatoria delle sanzioni vaccinali, temendo un impatto diseducativo.

L'Accademia Nazionale dei Lincei esprime in un documento "viva preoccupazione per la sostanziale sanatoria delle sanzioni per chi non ha rispettato l'obbligo vaccinale nei confronti del virus responsabile del Covid-19" e auspica un ripensamento su "una scelta così discutibile". Così l'accademia scientifica più antica del mondo si riferisce alla misura che nell'ultima bozza del decreto Milleproroghe prevede lo stop alle multe di 100 euro emesse contro chi non ha rispettato l'obbligo alla vaccinazione durante la pandemia di Covid-19.

"Se permanesse in sede di conversione in legge, tale provvedimento avrebbe un potenziale impatto diseducativo sui cittadini, declassando l'obbligo vaccinale a scelta opzionale, con conseguenze gravemente dannose per l'individuo che rifiuta tale obbligo e per tutta la comunità", prosegue il documento dei Lincei.

"Rendere di fatto non sanzionabile l'obbligo vaccinale - si legge - minerebbe dalle fondamenta qualunque serio piano governativo di preparazione a un'eventuale, prossima pandemia".

L'Accademia ricorda quindi "l'indiscutibile efficacia clinica e la sicurezza dei vaccini sviluppati durante la pandemia Covid-19, in particolare del vaccino a mRna in uso al momento dell'obbligo vaccinale. Stime attendibili - prosegue l'Accademia - indicano che la campagna di vaccinazione a livello europeo ha salvato almeno 10 milioni di vite, soprattutto tra le persone più anziane e fragili. In prospettiva, l'invecchiamento della popolazione italiana dovrebbe suggerire di aumentare, non certo di disincentivare, la protezione vaccinale nei confronti di un'eventuale nuova pandemia (ma anche della stessa influenza stagionale)".

L'Accademia Nazionale dei Lincei, conclude il documento, "auspica un responsabile ripensamento di una scelta così discutibile".