
Wangiri 2.0, la truffa dello squillo si è evoluta
Roma, 28 maggio 2024 – Le truffe fanno giri immensi e poi ritornano, spesso in versione 'riveduta e corretta'. È quello che sta succedendo con la wangiri, una delle più note, che consiste in una chiamata – solitamente da un numero straniero – che si interrompe poco dopo aver risposto. Il rischio è quello di pagare un conto salato proprio per la natura internazionale della telefonata. Ma quali sono le differenze con la wangiri 2.0?

La prima versione
Nella versione 'classica', il truffatore punta alla curiosità della vittima, che sarà spinta a richiamare il numero dopo la chiusura improvvisa della telefonata in entrata, nella quale spesso si sente solo qualche squillo. Ne avevamo già parlato: quest'azione può far addebitare costi salati in bolletta o azzerare il credito telefonico; altre volte, possono persino essere attivati servizi ad abbonamento mai richiesti, che svuotano periodicamente il conto.
La wangiri 2.0
La wangiri 2.0 presenta invece un passaggio ulteriore, che la rende ancora più pericolosa. Secondo diversi siti di informatica, quando il numero della truffa viene richiamato, viene riprodotto il suono dello squillo, lasciando intendere alla vittima di non aver ancora ricevuto risposta. Ma si tratta di un audio pre-registrato: la telefonata è già partita, i secondi scorrono, e con loro l'addebito aumenta mano a mano.
I numeri sospetti da non richiamare
Niente paura, difendersi è possibile. Innanzitutto, come per la prima versione della truffa, spesso si tratta di numeri internazionali, con cui di solito difficilmente abbiamo a che fare. I più utilizzati sono quelli con prefisso:
- +216 (Tunisia)
- +44 (Regno Unito)
- +373 (Moldavia)
- +383 (Kosovo)
- +53 (Cuba)
In ogni caso, è sempre meglio stare attenti quando si riceve una telefonata dall'estero, nel caso in cui il contatto non sia salvato in rubrica.

Come capire e cosa fare se si è stati truffati
Se si sospetta di essere stati truffati è sempre consigliabile rivolgersi al proprio operatore telefonico, componendo il numero riservato all'assistenza clienti. Prima, si può anche verificare il credito residuo, secondo la modalità prevista dal proprio operatore o controllando l'app.