Domenica 22 Dicembre 2024
REDAZIONE TECH

Allarme tempesta solare “severa” sulla Terra nel weekend. Aurora boreale? Occhi al cielo

Allerta per l’impatto su rete elettrica, reti e dispositivi satellitari. Il fenomeno, però, potrebbe far colorare il cielo anche in Italia e a basse latitudini

Un frame dell'ultima tempesta solare di inizio marzo (Ansa)

Roma, 10 maggio 2024 – Scatta l’allarme per l’arrivo di una tempesta solare “severa” che, secondo gli esperti, si abbatterà sulla Terra nel corso di questo weekend. Il centro di previsione meteorologica spaziale dell’agenzia Usa Noaa ha aumentato il livello di allerta a G4, il secondo più alto sulla scala che prevede un impatto maggiore sulla rete elettrica, sui sistemi di navigazione satellitare come Gps e problemi a satelliti e veicoli spaziali. La tempesta solare in arrivo potrebbe però portare anche qualcosa di buono: secondo gli esperti è alta la probabilità di alzare gli occhi al cielo e trovarsi di fronte lo spettacolo dell’aurora boreale anche in Italia e oltretutto a basse latitudini.  "La tempesta potrà iniziare già oggi e proseguirà poi nella giornata di domani", spiega Mauro Messerotti, docente di Meteorologia spaziale all'Università di Trieste. "Ma l'attività solare si manterrà intensa anche nel prossimo periodo”, del resto “siamo vicini al picco”, aggiunge l’esperto.

Cos’è la tempesta geomagnetica 

Una tempesta solare, o geomagnetica, è un disturbo del campo magnetico terrestre, colpito dalle particelle ad alta energia emesse dal Sole che rendono elettricamente carico lo strato più esterno dell'atmosfera. A causa di questo fenomeno, le onde radio che viaggiano in queste zone perdono energia a causa di collisioni più frequenti con gli elettroni, e ciò ne causa il degrado o anche il completo assorbimento.

Come si forma

La tempesta in arrivo si deve all'intensa attività di un gigantesco gruppo di macchie solari, chiamato AR3664, che si estende per circa 200.000 chilometri, dunque circa 16 volte le dimensioni della Terra. Si tratta di una delle regioni più grandi e attive osservate in questo ciclo solare, che è iniziato nel dicembre 2019. "La regione è caratterizzata da una grande complessità, con campi magnetici molto intensi che causano una situazione particolarmente instabile. È così grande – dice Messerotti – che è visibile anche ad occhio nudo, ovviamente sempre con un'adeguata protezione".