Giovani e tecnologia, una relazione più che complicata. Circa l’84% dei giovani, infatti, usa passa almeno quattro ore al giorno davanti allo smartphone e il 30% arriva a non scollarsi dal proprio dispositivo per almeno un terzo della propria giornata. Sono le prime evidenze emerse dallo studio “Giovani e tecnologia digitale: una relazione complessa tra opportunità e rischi” realizzata da Assirm, l’Associazione che riunisce le aziende italiane che svolgono Ricerche di Mercato, Sondaggi di Opinione e Ricerca Sociale, su un campione rappresentativo nazionale di oltre 2.000 persone. Alla vigilia del prossimo Assirm Market Research Forum 2024 – Il Forum della Conoscenza, l’associazione svela i primi dati, in parte sconcertanti, di quanto le nostre giornate siano ormai dettate dal ritmo della tecnologia e di come i giovani percepiscano e utilizzino il digitale, rivelando non solo le loro abitudini, ma anche i loro timori e le loro speranze.
I dati
Parliamo di un tempo prolungato, quello che passiamo davanti ai nostri dispositivi, che ha implicazioni dirette sulla qualità della vita quotidiana, sulla sfera psicologica e sul futuro lavorativo, in particolare dei giovani. Il 92% dei rispondenti (quasi la totalità) riconosce infatti che il digitale influisce su aspetti fondamentali del loro benessere, impattando su tutti gli ambiti quotidiani in modo non sempre positivo: viene percepita come uno strumento per superare le difficoltà nel percorso formativo di apprendimento da oltre due persone su tre (71%) e come stimolo per la creatività (54%), ma rappresenta anche come un potenziale pericolo per la privacy secondo l’87% degli intervistati, mentre il 95% ritiene fondamentale limitare il tempo trascorso sui dispositivi per preservare il proprio benessere mentale.
L'isolamento sociale è percepito come la conseguenza negativa più importante (75%) derivante dall'utilizzo delle tecnologie digitali, seguito da affaticamento visivo (68%), disturbi del sonno (56%) e problemi di postura (56%). Sintomi che suggeriscono come un uso intensivo e, in alcuni casi, poco consapevole possa minacciare la salute fisica e mentale dei giovani. Un altro alert scatta quando si tratta di sicurezza online: il 93% si dichiara preoccupato dalla diffusione di fake news e dalla manipolazione delle informazioni, sebbene solo il 31% dei giovani dichiara di prestare attenzione a non lasciare tracce online.
Luci e ombre anche in ambito formativo e lavorativo. Se da un lato i giovani vedono la tecnologia come un importante supporto (nonostante siano solo il 44% a giudicare adeguata la preparazione scolastica) grazie all'accesso a risorse illimitate (69%) e alla flessibilità di studiare in modo autonomo (63%), tuttavia il 65% teme che la tecnologia promuova un approccio superficiale alla conoscenza, mentre oltre la metà del campione osserva una riduzione delle capacità critiche e argomentative. Più equilibrati ancora i dati che riguardano il lavoro: per quanto riguarda l’impatto dell’automazione, il 57% teme che la tecnologia ridurrà le opportunità, mentre solo il 35% è ottimista e spera nella creazione di nuove possibilità.
Uno sguardo sul futuro
Il sondaggio rivela, però, anche una spiccata fiducia nei giovani: il 72% li ritiene capaci di affrontare le sfide del domani e il 66% dichiara la disponibilità a lavorare duramente per migliorare la propria situazione e quella della collettività, dimostrando un importante senso di responsabilità. Un dato che legittima una visione ottimista alla luce di una positiva discontinuità rispetto al passato, evidenziando una diffusa sintonia tra le generazioni molto distante dai rapporti conflittuali che hanno caratterizzato i decenni scorsi. I più adulti e gli anziani sono consapevoli dei bisogni della Generazione Z e dimostrano di conoscere profondamente il loro rapporto con la tecnologia.
"Quando si guarda al futuro, giovani e tecnologia appaiono un binomio indissolubile - commenta Enzo Frasio, Presidente Assirm. - Dai risultati della ricerca emerge un quadro articolato della generazione digitale, divisa tra l’utilizzo estensivo e la consapevolezza dei pericoli associati. I giovani sembrano avere una visione chiara di come la tecnologia stia modellando il loro mondo e le loro relazioni, riconoscendo tanto le opportunità quanto le minacce. Una consapevolezza che non sempre si traduce in comportamenti concreti: Assirm vuole fare la sua parte proponendosi come un punto di riferimento che possa promuovere la cultura dell’innovazione, che significa anche imparare a gestire la tecnologia a disposizione in modo più consapevole ed equilibrato”. Per iscriversi alla undicesima edizione dell’Assirm Market Research Forum – Il Forum della Conoscenza e scaricare l’agenda dei workshop e degli incontri, è necessario iscriversi qui https://registrazioni.assirmforum.it/register