Roma, 6 giugno 2024 – È riuscito il quarto test di Starship, la navicella spaziale dell’azienda SpaceX di Elon Musk. La capsula è stata lanciata con il razzo Super Heavy poco prima delle 15 italiane dalla base di Boca Chica, sede dell’azienda, nel Texas meridionale. Il volo, senza equipaggio, è durato poco meno di due ore. Tutto è andato liscio: il booster si è staccato per poi cadere nel Golfo del Messico, mentre la navicella ha continuato il suo volo fino a ritornare nell’atmosfera terrestre e ammarare nell’Oceano Indiano.
La missione
Superato dunque lo scoglio del rientro. Nella sua terza missione, lo scorso 14 marzo, la navicella di SpaceX aveva completato l’ascensione prevista e, in otto minuti e mezzo, era giunta ad un’altezza di 250 chilometri, ma il volo aveva evidenziato problemi di manovrabilità e insufficiente controllo tali da causare la rottura in fase di rientro. Il quarto volo ha dovuto dunque testare e dimostrare la capacità di ritorno e riutilizzo di Starship e del suo booster Super Heavy. L’obiettivo era quello di superare la fase più critica e pericolosa del volo, ovvero la caduta nell'atmosfera a venti volte la velocità del suono, momento in cui il calore estremo può distruggere il mezzo. Le temperature possono toccare i 1.430 gradi centigradi e, per questo, è stato disposto uno scudo composto da 18 mila piastre di ceramica esagonali a protezione della struttura di acciaio inossidabile.
Il lancio
Oggi tutto, salvo un iniziale ritardo dovuto a problemi tecnici, è andato come preventivato. Cinquanta minuti prima della partenza i tecnici di Space X hanno iniziato a rifornire il razzo con oltre quattro tonnellate e mezzo di propellenti a bassissime temperature. Il pieno è terminato tre minuti prima del lancio e, dopo una sequenza di controlli automatici, il computer che controlla il conto alla rovescia ha acceso i motori del propulsore. Appena tre secondi dopo Starship è decollato senza problemi.
Il volo
Dopo sei minuti il vettore si è staccato. Il booster è caduto nel Golfo del Messico. La navicella, invece, ha continuato. Il vero test per la capsula era quello della sopravvivenza alle basse temperature dell’atmosfera in fase di rientro. Missione compiuta. Intorno alle 16 italiane è stato l’account Twitter di SpaceX a confermare il buon esito della missione: “Splashdown confirmed”, ammaraggio confermato.
La concorrenza SpaceX-Boeing
Per il patron Elon Musk la missione di oggi è ancora più importante del solito dopo che, ieri, la concorrente Boeing è finalmente riuscita a far partire il primo volo con equipaggio del suo taxi spaziale Starliner. D’altro canto la Nasa non intende diventare Musk-dipendente e ritiene fondamentale avviare una cooperazione stabile con almeno un secondo soggetto privato.