Martedì 5 Novembre 2024

SpaceX, astronauti sulla ISS solo nel 2018

La capsula Dragon V2 di SpaceX sarebbe dovuta entrare in funzione nel 2017, ma per inaugurare la nuova generazione di taxi spaziali la Nasa dovrà aspettare un altro anno

La capsula Dragon V2 durante un test (maggio 2015) - Foto: SpaceX/Alamy

La capsula Dragon V2 durante un test (maggio 2015) - Foto: SpaceX/Alamy

Ora è ufficiale: la compagnia spaziale SpaceX, di proprietà del magnate Elon Musk, ha deciso che la prima capsula Dragon con a bordo un equipaggio umano non spiccherà il volo prima del 2018. Il lancio previsto nel mese di giugno del 2017 è infatti stata rinviato a maggio 2018. Visti anche i ritardi di Boeing, la NASA dovrà attendere più del previsto prima di avere a disposizione una nuova generazione di navette per inviare i propri astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). TAXI SPAZIALI Dal 2011, anno in cui è andato in pensione lo Space Shuttle, la NASA ha iniziato ad appoggiarsi alle capsule russe Soyuz, che attualmente sono gli unici veicoli spaziali capaci di trasportare un equipaggio umano sulla Stazione Spaziale Internazionale. Da diverso tempo l'agenzia spaziale americana sta però cercando di svincolarsi dalla tecnologia russa, anche nell'ottica di una riduzione dei costi. Ed è qui che entrano in gioco SpaceX e Boeing: nell'ambito del programma Commercial Crew Development, le due aziende private stanno infatti sviluppando in modo indipendente delle sonde adibite al trasporto di persone. Una sfida che vedrà trionfare chi per primo riuscirà a entrare in servizio, aggiudicandosi un ricco contratto con la NASA. SCUSATE IL RITARDO La prima versione della capsula Dragon di SpaceX è già al servizio della NASA dal 2012, ma si occupa solo di fornire scorte di cibo e strumenti scientifici al personale a bordo della ISS. La variante con equipaggio (Dragon V2) è invece in grado di trasportare fino a sette persone: presentata al pubblico nel 2014, ha già superato diversi test preliminari, tutti rigorosamente senza equipaggio, tra cui un'importante prova di salvataggio chiamata pad abort test. Il piano, rivelatosi troppo ottimista, era di rendere Dragon V2 già operativa nel 2017, ma la NASA ha chiesto, tra le altre cose, di perfezionare le procedure di imbarco e aggiungere ulteriori misure di sicurezza, che richiedono tempo e lavoro. Nel frattempo, per l'azienda di Musk si è aggiunto un altro problema: lo scorso 1 settembre, a Cape Canaveral, un razzo Falcon 9 di SpaceX ha preso fuoco durante un test di routine sui motori, distruggendo anche un satellite che avrebbe dovuto portare in orbita due giorni dopo. L'incidente ha imposto una serie di accertamenti che terranno forzatamente a terra i vettori Falcon 9 (che servono anche per far volare Dragon) fino al prossimo gennaio. SPACEX VS BOEING: CHI VINCERÀ? Sul versante rivale anche Boeing ha i suoi guai tecnici, che hanno fatto slittare la data di inaugurazione della sua CST-100 Starliner: da dicembre 2017 a dicembre 2018. Nonostante al momento SpaceX sembri in vantaggio, rimane difficile prevedere chi avrà effettivamente la meglio in questa sfida, perché non possono essere esclusi ulteriori imprevisti. Non resta che affidarsi a quello che riporta NASA: Boeing completerà la prima missione dimostrativa senza equipaggio nel giugno 2018, mentre il primo lancio con presenza umana è stato fissato ad agosto 2018. SpaceX testerà la Dragon V2 (priva di persone a bordo) nel novembre 2017, mentre per il primo volo con equipaggio se ne riparlerà solo a maggio 2018.