Mercoledì 12 Marzo 2025
REDAZIONE TECH

Il mistero di Andromeda XXXV, scoperta la galassia più piccola: perché sono in discussione vecchie teorie

Nonostante le dimensioni ridottissime (è pari a circa 20mila masse solari), non ha smesso di formare nuove stelle 10 miliardi di anni fa. Dubbi su come sia riuscita a sopravvivere e a rimanere attiva tanto a lungo

Il telescopio spaziale Hubble

Il telescopio spaziale Hubble

Roma, 11 marzo 2025 – E’ la più piccola e debole mai individuata tra le galassie satelliti di Andromeda (la vicina della Via Lattea). La recente e inaspettata scoperta di Andromeda XXXV, come è stata chiamata,  invece di chiarire dubbi, sta mettendo in discussione alcune teorie sulla formazione e l'evoluzione di questi oggetti celesti. Non a caso l’eccezionale scoperta, pubblicata su The Astrophysical Journal Letters, ha portato molte più domande che risposte. A guidare lo studio Marcos Arias dell'Università americana del Michigan, che ha analizzato la nuova galassia grazie al telescopio spaziale Hubble, di Nasa e Agenzia Spaziale Europea.

Finora, per motivi di distanza, le satelliti della Via Lattea sono state l'unica fonte di informazione sulle piccole galassie come Andromeda XXXV: le altre scoperte attorno ad Andromeda sono più grandi e luminose. "In passato, questo tipo di galassia era individuabile solo attorno alla Via Lattea – spiega Eric Bell, co-autore dello studio –. Ora siamo in grado di osservarne una attorno ad Andromeda". Il confronto con gli oggetti simili trovati nella Via Lattea ha portato alla luce una caratteristica inaspettata: nonostante le sue dimensioni ridottissime, Andromeda XXXV non ha smesso di formare nuove stelle 10 miliardi di anni fa, come è avvenuto per quelle attorno alla nostra galassia, ma molto più tardi, circa 6 miliardi di anni fa.

È dunque un mistero come questa piccolissima galassia, pari a circa 20mila masse solari, sia riuscita a sopravvivere e a rimanere attiva tanto a lungo, e perché non abbia perso tutto il gas necessario a generare stelle con gli stessi tempi delle altre galassie simili. "Ci sono ancora così tante cose che dobbiamo imparare – commenta Arias –  in termini di formazione, evoluzione e struttura delle galassie, prima di poter ricostruire la storia dell'universo e capire come siamo arrivati dove siamo oggi".