Il blocco dei sistemi operativi di Microsoft ha avuto un doppio effetto sulle Borse. Alcune, come Londra, sono state direttamente interessate dal down dei sistemi operativi ma, gli effetti economici si sono fatti sentire un po' su tutti i mercati azionari mondiali.
Le Borse europee hanno infatti perso quota, con i futures su Wall Street negativi, a causa dei timori legati all'impatto, anche sui conti, dell'interruzione informatica globale segnalata da
Microsoft che, oltre a tenere a terra di aeroplani, ha fatto calcolare in ritardo di quasi 20 minuti gli indici Ftse di Londra e di Piazza Affari, che a fine mattinata perdevano rispettivamente lo 0,63% e lo 0,62%. Facevano peggio Francoforte (-0,83%) e Parigi (-0,73%) dove soffrivano soprattutto le compagnie aeree, da Lufthansa e Air France (entrambe -2,1%), e i titoli legati al turismo, più delle banche.
A Milano in mattinata soffriva invece Nexi (-2,28% a 5,74 euro) che si è portata sul prezzo del collocamento accelerato (5,735 euro) dell'1,1% effettuato da Unicredit. Male anche gli automobilistici Iveco (-2,18%) e Stellantis (-1,8%). Bene invece Amplifon (+0,77%) e Prysmian (0,4%). Fuori dal paniere principale vola Piovan (+11,7% a 13,8 euro) a ridosso dei 14 euro dell'opa obbligatoria di Investindustrial per il delisting della società.
Il guasto informatico di Microsoft ha generato problemi tecnici anche a Piazza Affari. All'apertura della contrattazioni il sito di Borsa Italiana non risultava aggiornato, così come il valore dell'indice Ftbe Mib. Attorno alle 9.30 la stessa Borsa Italiana ha comunicato che la corretta diffusione dell'indice Ftse Mib era stata ripristinata. Disagi si sono verificati anche sul London Stock Exchange, dove un problema tecnico ha colpito la piattaforma che diffonde informazioni al mercato, e in apertura è risultato ritardato il valore del principale indice Ftse 100.
Intorno a mezzogiorno la Borsa italiana di Milano ha informato che tutto era tornato alla normalità anche sui mercati internazionali.