Il segmento della Stazione spaziale internazionale interessato dalla perdita è un laboratorio grande come un campo da calcio. Il suo ambiente deve rimanere pressurizzato e restare pieno di gas respirabili, così da poter ospitare un equipaggio di astronauti a rotazione. Il laboratorio è in funzione dal 2000, con sezioni russe e statunitensi separate ma collegate.
Le perdite sono state identificate per la prima volta nel 2019, in un tunnel che collega un modulo russo, chiamato Zvezda, a una porta di attracco che accoglie i veicoli spaziali che trasportano merci e rifornimenti.
Ma la velocità con cui il modulo perde aria ha raggiunto un nuovo picco quest'anno. E il problema è aggravato dal fatto che le crepe sospette sono “molto piccole, non visibili a occhio nudo" e hanno "staffe e tubature vicine, che rendono difficile l'accesso agli strumenti diagnostici in queste aree”, ha spiegato la Nasa in una dichiarazione alla Cnn.