Venerdì 17 Gennaio 2025
REDAZIONE TECH

Scarafaggi cyborg, le squadre di soccorso del futuro. Cosa sono e come funzionano

Sono veri e propri insetti ‘manipolati’ per fargli svolgere i movimenti che vogliamo. I ricercatori di biorobotica della Queensland University hanno già dato via ai primi esperimenti

Così funzionano gli scarafaggi cyborg (LinkedIn)

Così funzionano gli scarafaggi cyborg (LinkedIn)

Roma, 5 dicembre 2024 – E se nel caso di disastri a salvarci fossero degli scarafaggi cyborg? Per quanto per molti non sia un’immagine allettante, questo potrebbe essere il futuro promesso dalla biorobotica. I primi esperimenti sono già in atto alla Queensland University, in Australia.

A raccontarli è la Cnn, che ha avuto l’onore di assistere a uno degli interventi condotti da Lachlan Fitzgerald, giovane studente di matematica e ingegneria. Per certi versi, non funziona troppo diversamente da un’operazione che potrebbe essere fatta a un essere umano: il ‘paziente’, ovvero lo scarafaggio, viene prima anestetizzato in una vaschetta piena di ghiaccio, per poi procedere con l’‘intervento’ vero e proprio. Sul dorso dell'insetto viene ‘installato’ un dispositivo che invia impulsi elettrici alle sue antenne, consentendo a Fitzgerald di controllare i movimenti senza perdere la naturale agilità. 

“Solo quando abbandona la traiettoria che vogliamo – spiega lo studente – interveniamo (con gli impulsi elettrici ndr) per riportarlo sulla direzione originaria”. Il suo obiettivo è quello di creare un ‘esercito’ di scarafaggi ‘telecomandati’ e ‘formati’ per fungere da squadra di soccorso in caso di disastri di varia natura, come terremoti e bombardamenti. “Vediamo un futuro in cui – continua – dopo un disastro urbano in cui gli esseri umani non possono accedere in sicurezza al luogo dell’evento, potremo inviare un gruppo di scarafaggi cyborg per navigare nella zona modo rapido ed efficiente”. 

La specie utilizzata dal laboratorio di biorobotica della Queensland University è nativa dell’Australia, con esemplari che possono misurare fino a 8 centimetri. Fitzgerald ha anche una risposta per coloro che si chiedono se non sia più semplice utilizzare dei veri e propri robot: “Gli insetti sono molto più adattabili rispetto a un sistema robotico artificiale, che deve eseguire tanti calcoli per essere in grado di gestire tutti i diversi scenari che potrebbero presentarsi nel mondo reale”. 

Ma per ora il percorso è ancora lungo: i ricercatori coinvolti nel progetto devono imparare a padroneggiare al cento per cento i movimenti degli scarafaggi. Intanto, diversi laboratori nel mondo stanno lavorando a progetti simili: il California Institute of Technology, ad esempio, vuole creare delle meduse cyborg in grado di raccogliere informazioni sull’oceano molto più in profondità di dove l’uomo può spingersi.