Giovedì 21 Novembre 2024
MICHELA PICCINI
Tech

Parlare con gli elettrodomestici? Si può, con Whastapp

Userbot.AI lancia un’innovativa funzionalità per i chatbot e ridisegna il futuro della comunicazione tra brand e consumatori

Gionata Fiorentini, CEO di Neuraltech S.r.l.

Gionata Fiorentini, CEO di Neuraltech S.r.l.

La tecnologia che abbatte gli sprechi e dà nuova vita alle cose. Un esempio? I manuali di istruzioni, quei libricini scritti in caratteri minuscoli, spesso incomprensibili, che durano il tempo di togliere il cellofan dal prodotto prima di finire dimenticati in chissà quale scatolone o, più probabile, nella pattumiera. Eppure l’intelligenza artificiale ha pensato anche a questo, grazie ad aziende lungimiranti e nate con la tecnologia nel dna come Neuraltech, la società proprietaria della soluzione specializzata in IA generativa Userbot.AI amministrata da Gionata Fiorentini, che racconta come proprio con l’intelligenza artificiale stia trasformando la comunicazione tra brand e consumatori per semplificare azioni come la lettura di un manuale (e molte altre) puntando su tecnologie che garantiscono comunicazioni immediate, personalizzate e umane.

Un esempio pratico? Immaginiamo una lavatrice che risponde in tempo zero a domande tecniche via WhatsApp con un pratico messaggio vocale. “L’idea è semplice. Vogliamo rendere le interazioni più familiari, trasformando i brand in veri partner con cui dialogare in tempo reale. Sfruttando intelligenza artificiale e chatbot conversazionali, questi strumenti aiutano anche i brand a raccogliere preziose informazioni sui consumatori per adattare le proprie offerte alle loro esigenze”, spiega Fiorentini.

WhatsApp è l’app di messaggistica più utilizzata in Italia, presente sui dispositivi del 78,5% della popolazione. Tra le sue funzionalità, i messaggi vocali sono spesso oggetto di discussione: amati da alcuni per la loro rapidità e immediatezza, ma odiati da altri per la loro informale complessità. La nuova funzionalità di Userbot.AI, che consente ai chatbot di ascoltare, comprendere e rispondere ai messaggi vocali, trasforma proprio questa dinamica a favore di un’esperienza di comunicazione più fluida e interattiva.

Ma l’evoluzione tecnologica non si ferma qui. Con Userbot.AI sono stati sviluppati anche “umani digitali”, avatar fotorealistici che interagiscono con i cittadini in linguaggio naturale, abbattendo le barriere d’accesso per rendere i servizi pubblici più inclusivi e ridurre il digital divide, nonostante la difficoltà di competere con i giganti statunitensi, data la mancanza di un ecosistema di supporto solido in Europa. Da imprenditore e forte di un’esperienza ventennale all’estero tra gli Stati Uniti e l’Europa, il paragone di Fiorentini è inevitabile: “Il modello americano è sicuramente più propenso al rischio e all’innovazione, mentre in Europa la mentalità è più conservatrice.

Eppure dovremmo evolvere verso un atteggiamento più costruttivo, guardando all’innovazione non come una semplice moda, ma come un vero abilitatore sociale, capace di migliorare la vita delle persone e democratizzare l’accesso ai servizi. Per crescere servirebbero investimenti maggiori in ricerca e sviluppo, un’armonizzazione normativa tra paesi e, soprattutto, un cambio di paradigma, sia culturale che istituzionale”, conclude Fiorentini.