Giovedì 14 Novembre 2024
EMILY POMPONI
Tech

Gli occhiali con telecamera di Boccia usati in Parlamento: cosa sono, quanto costano e sono legali?

L’esperta di moda e consulente ‘fantasma’ del ministro Sangiuliano avrebbe filmato scene inedite tra i corridoi di Montecitorio indossando una montatura con microcamera nascosta integrata. Cosa sappiamo sul modello

Roma, 4 settembre 2024 – Gli occhiali con telecamera sono l’ultima puntata di quella che sembrava una telenovela di fine estate e che ora invece ha assunto le sembianze di un giallo politico. Ad aggiungere ulteriori tinte da spy story è il Fatto quotidiano, che stamattina pubblica il caso Boccia-Sangiuliano in prima pagina con il titolo “Boccia in Parlamento con occhiali-telecamera”. Ma cosa sono questi occhiali con cui la consulente fantasma o quasi consulente filmava andando in giro per Montecitorio?

Maria Rosaria Boccia e il post sugli occhiali con cui ha filmato i locali di Montecitorio
Maria Rosaria Boccia e il post sugli occhiali con cui ha filmato i locali di Montecitorio

Le riprese a Montecitorio

Tutto nasce da un’analisi della giornalista Selvaggia Lucarelli delle diverse storie pubblicate sul profilo di Maria Rosaria Boccia e che riprendono gli interni del Parlamento. Sul profilo della consulente, infatti, ci sono storie in evidenza raccolte in una cartella ad hoc chiamata “Montecitorio”. Nel filmato in questione, risalente al 10 maggio scorso, si vede Boccia che si aggira serena e indisturbata nei corridoi del potere con tanto di didascalia “Un tour del palazzo… seguitemi!”; d’altro canto, "La notte” di Arisa in colonna sonora da un lato ironizza sul fatto che si fanno le ore piccole, dall’alto lato testimonia la presenza della consulente in tarda serata nel palazzo. Pratica vietata, come evidenzia la giornalista del Fatto. Di norma, infatti, non si possono fare riprese dentro Montecitorio, ad eccezione della sala stampa. La domanda dunque è: come ha fatto a riprendere?

Gli occhiali con telecamera

Come riporta il Fatto, nei video si nota una piccola nota in alto del sistema, che dice “Creato con Ray-Ban”. Boccia avrebbe dunque usato gli occhiali con telecamera dell’iconico brand di occhialeria. La stessa Boccia ha pubblicato una foto sui social in cui si legge “Ray-Ban Stories, gli occhiali smart di Facebook che catturano foto, video e funzionano da auricolari”.

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Modello Rayban Meta

Il modello, dunque, rientrerebbe nella categoria degli smart glasses nati dalla collaborazione Ray-Ban e Meta e lanciati nel 2021. Si tratta di modelli di ultima generazione che consentono di scattare foto e registrare video senza l’utilizzo delle mani. Quello usato da Boccia, Ray-Ban Stories, sarebbe uno dei primissimi modelli dotati di due telecamere da 5 megapixel poste accanto alle lenti, che permettono di registrare video fino a 30 secondi e scattare foto. La registrazione si attiva premendo un pulsante sull'asta destra, con un segnale sonoro che avvisa l'utente all'inizio e alla fine. Una luce Led, poi, avvisa chi si trova nell'inquadratura. D’altro canto, i tre microfoni catturano l'audio ambientale, mentre gli speaker integrati consentono di ascoltare musica o telefonare senza usare auricolari.

Quanto costano

Il prezzo degli smart glasses dipende ovviamente dal modello. Tra gli ultimissimi in vetrina, troviamo il modello Wayfarer, ad esempio, che costa 359 euro, mentre il Ray-Ban Meta Skyler 329 euro.

Ma è legale?

Già nel 2021, a seguito del lancio del modello Stories, si rifletteva sull’utilizzo degli occhiali con telecamera e sull’utilizzo dei dati e dei diritti dei terzi ripresi con il dispositivo. Chiaramente la questione odierna si sposta, oltretutto, sui filmati a Montecitorio, dove riprendere è vietato. Ad ogni modo, è la stessa Boccia a rispondere con un’ulteriore storia che porta avanti il caso, rispondendo: “Nulla di illegale!”, con allegata una breve descrizione del modello ribadendo che “Quando ciò viene fatto si accende un piccolo Led bianco disposto vicino alla lente destra”. Ma è davvero legale? Come si evolverà la questione lo scopriremo nella prossima puntata. Certo è che la legalità dell’occhiale è un tema, ma non il problema sotto la lente del governo.