Roma, 17 dicembre 2024 - Piccoli reattori nucleari sulla Luna per fornire energia alle future basi umane, è l'obiettivo di SELENE (Sistema Energetico Lunare con l'Energia Nucleare) progetto tutto italiano finanziato dall'Agenzia Spaziale Italiana e condotto dall'Enea in collaborazione con il Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano e Thales Alenia Space Italia. La realizzazione del progetto coinvolgerà quattro centri di ricerche Enea: Frascati, Casaccia, Bologna e Brasimone.
MEnH
Il progetto punta a creare la infrastruttura denominata Moon energy hub (MEnH), che in un futuro, grazie ai piccoli reattori nucleari a fissione, i Surface Nuclear Reactors (Snr), potranno fornire energia agli insediamenti lunari.
Surface Nuclear Reactors
I Surface Nuclear Reactors (Snr) sono piccoli reattori nucleari modulari avanzati con hanno una capacità di potenza fino a 300 MW(e) per unità, che corrisponde a circa un terzo della capacità di generazione dei tradizionali reattori nucleari. Hanno il vantaggio che possono produrre una grande quantità di elettricità a basse emissioni di carbonio, inoltre sono più piccoli di un reattore nucleare convenzionale, sono modulari il che consente l'assemblaggio delle componenti in fabbrica e il trasporto in unità per l'installazione in luogo. Sono reattori che sfruttano la fissione nucleare per generare calore per produrre energia.
“Un passo rivoluzionario nell’esplorazione spaziale”
Angelo Olivieri, responsabile del settore missioni scientifiche dell'Asi, spiega: "L'Italia è fortemente impegnata nell'esplorazione della Luna e nella realizzazione di una base lunare permanente. Per quanto riguarda l'approvvigionamento energetico, le soluzioni attualmente disponibili, basate sull'utilizzo dell'energia solare, non consentono di raggiungere gli obiettivi energetici sfidanti per le future attività sulla superficie lunare, a causa dell'alternanza di 14 giorni di luce e 14 di buio. La ricerca di una soluzione tecnologica adeguata rappresenta un campo di ricerca di notevole interesse per l'Asi". Il coordinatore del progetto Francesco Lodi, ricercatore del Laboratorio Enea Progettazione e analisi dei sistemi nucleari sottolinea: "In prospettiva, queste innovazioni potrebbero consentire di superare i limiti dei pannelli solari che hanno mostrato bassa densità di potenza, scarsa scalabilità, breve vita operativa e vulnerabilità da irraggiamento cosmico. In questo senso segna un passo rivoluzionario nell'esplorazione lunare, ponendosi al centro della strategia per espandere le capacità umane sulla Luna".
Enea: container hi-tech per ortaggi nello spazio
Nella stessa ottica di insediamenti umani futuri sul satellite della Terra, sempre Enea ha presentato un container hi-tech per coltivare nello spazio micro-ortaggi in occasione della 4a Giornata nazionale dello Spazio. La novità è stata realizzata presso il Centro Ricerche Enea Casaccia nell'ambito del progetto MICROx2 finanziato dall'Agenzia Spaziale Italiana. Enea, con Cnr e le università di Roma Tor Vergata e "Federico II" di Napoli, quest'ultima nel ruolo di coordinatore, vuole realizzare sistemi biorigenerativi per la produzione di cibo fresco ad alto contenuto di fitonutrienti, per gli astronauti nelle missioni di lunga durata.