Sabato 11 Gennaio 2025
REDAZIONE TECH

Meta cambia ancora: via i programmi su diversità e inclusione. “Non sono più attuali”

La decisione arriva a pochi giorni da quella di togliere il fact-checking su Facebook e Instagram. Scelte che vengono viste come più in linea con l’amministrazione Trump

Washington, 11 gennaio 2025 – Ancora un cambio di passo in casa Meta. Il fondatore e ceo Mark Zuckerberg ha dichiarato che a partire da oggi la società si sbarazzerà dei suoi programmi per la diversità, equità e inclusione. Stando a una nota interna inviata a tutti i dipendenti dal vicepresidente delle risorse umane Janelle Gale, di cui i media americani hanno preso visione, Meta riconosce che "il panorama giuridico e politico per gli sforzi in materia di diversità, equità e inclusione negli Stati Uniti sta cambiando" e che alcuni programmi, tra cui il 'Diverse Slate Approach', non sono più "attuali". Addirittura – viene rimarcato  – il termine ‘DEI’ (diversity, equity and inclusion) è visto in alcuni casi negativamente perché letto come “un trattamento preferenziale di alcuni gruppi rispetto ad altri”.

Mark Zuckerberg ha annunciato decisioni che cambiano radicalmente la società Meta (Ansa)
Mark Zuckerberg ha annunciato decisioni che cambiano radicalmente la società Meta (Ansa)

Il gruppo ha anche fatto sapere che non si dedicherà più a diversificare le sue forniture ma si concentrerà invece sulle piccole e medie imprese. Stop, infine, ai corsi di formazione su "equità e inclusione", che saranno sostituiti da programmi che "combattano i pregiudizi nei confronti di tutti, indipendentemente dal background".

L'annuncio della società arriva a pochi giorni da un'altra controversa decisione: togliere il fact-checking su Facebook, Instagram e Threads per sostituirli “con note della comunità simili a X”. Scelta pesantemente criticata dal presidente americano Joe Biden ("Penso che sia davvero vergognoso. Dire la verità è importante"), ma che si allinea al nuovo clima ideologico negli Stati Uniti e all'arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca. Anzi, lo stesso Zuckerberg ha promesso che lavorerà con il tycoon “per respingere i governi di tutto il mondo che se la prendono con le società americane e premono per una censura maggiore".

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Tornando all'addio ai programmi di diversità e inclusione invece, va ricordato che la mancanza di diversità razziale e di genere nella Silicon Valley è oggetto di discussione da tempo negli Stati Uniti. Secondo l'ultimo rapporto, è grazie ai programmi ‘DEI’ che Meta ha raddoppiato il numero di dipendenti neri e ispanici negli Usa, rispettivamente dal 3,8% e 5,2% al 4,9% e 6,7%.

L'azienda guidata da Zuckerberg, tuttavia, è solo l'ultima di una serie che ha deciso di eliminare le sue politiche per la tutela delle minoranze dopo McDonald's, Walmart, Ford e Lowe's. Senza dimenticare poi che colossi finanziari come BlackRock hanno abbandonato l'alleanza globale di società di gestione che lavorano per raggiungere la neutralità carbonica, perché la green economy non rientra nel programma della prossima amministrazione Trump.