Martedì 2 Luglio 2024

Meta si ferma: per ora non addestrerà la sua intelligenza artificiale con i nostri dati

Il dietrofront del colosso di Mark Zuckerberg arriva dopo la richiesta dell’autorità irlandese per la regolamentazione della privacy

Mark Zuckerberg, fondatore e proprietario di Meta

Mark Zuckerberg, fondatore e proprietario di Meta

Roma, 17 giugno 2024 – Meta ha deciso il rinvio del lancio della sua intelligenza artificiale, Meta IA, in Europa e Gran Bretagna. E soprattutto, almeno per il momento, non userà i post e i dati degli utenti di Instagram e Facebook per addestrare la sua intelligenza artificiale. Lo stop era stato richiesto dall’autorità irlandese di regolamentazione della privacy, Irish Data Protection Commission o (DPC).

La campagna del gruppo Noyb

A contribuire al dietrofront del colosso tecnologico è stata anche una campagna di denuncia portata avanti dal gruppo 'Noyb' (None of Your Business) che si è rivolto alle autorità per la protezione dei dati di Austria, Belgio, Francia, Germania, Grecia, Italia, Irlanda, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia e Spagna affinché agissero contro l’azienda di Zuckerberg. Nelle scorse settimane il gruppo ha infatti presentato una serie di reclami affermando che il cambiamento della policy di Meta per addestrare un tipo “indefinito” di tecnologia IA è illegale.

I commenti dell’autorità irlandese e di Meta

Il garante irlandese ha affermato di “accogliere con favore la decisione di Meta riguardo all’utilizzo dei contenuti pubblici condivisi da adulti su Facebook e Instagram in tutta l'Ue per addestrare i suoi modelli linguistici”. L’autorità irlandese ha anche annunciato che continuerà a collaborare con Meta su questi temi. Al contrario il colosso tecnologico di Zuckerberg, in un post, si è dichiarato “deluso dalla richiesta ricevuta soprattutto perché abbiamo incorporato il feedback del regolatore e le autorità di protezione dei dati europee sono state informate da marzo. Si tratta di un passo indietro per l'innovazione europea, per la concorrenza nello sviluppo dell'IA e di un ulteriore ritardo nel portare i benefici dell'IA ai cittadini europei”. Nel post di Meta si legge anche: “siamo convinti che il nostro approccio sia conforme alle leggi e ai regolamenti europei. La formazione sull'IA non è un'esclusiva dei nostri servizi e siamo più trasparenti di molti altri operatori del settore”.

Il motivo della richiesta del garante irlandese

Una settimana fa Meta aveva annunciato un importante cambiamento nella sue regole riguardanti la privacy degli utenti: le nuove regole avrebbero permesso all’azienda di usare i dati pubblici degli utenti per addestrare la sua intelligenza artificiale. La notizia aveva scatenato grandi polemiche e riportato al centro dell’attenzione i temi dell’IA e della privacy. La novità era stata comunicata da Meta tramite una mail inviata agli utenti che risiedono in tutta l'area geografica dell'Europa. In teoria l’utente di Facebook o Instagram può negare all’azienda il consenso: Meta ha messo a disposizione un apposito modulo online. Se non lo si compila, il consenso è accordato automaticamente. Il nuovo regolamento sarebbe dovuto entrare in vigore il 26 giugno.