L'intelligenza artificiale (IA) è ormai onnipresente online, dai risultati di ricerca di Google alle interazioni sui social media. Questa diffusione capillare, iniziata con il lancio di ChatGPT di OpenAI nel 2022, ha portato a quella che gli esperti definiscono "era dell'iperconsumo" digitale, caratterizzata da sistemi informatici che richiedono quantità eccessive di elettricità e acqua per funzionare.
Il fabbisogno energetico dell'IA generativa
Secondo Sajjad Moazeni, ricercatore dell'Università di Washington, le applicazioni di IA generativa sono da 100 a 1000 volte più esigenti dal punto di vista computazionale rispetto ai servizi internet tradizionali. Questo si traduce in un enorme fabbisogno energetico per l'addestramento e l'implementazione di questi sistemi.
Le conseguenze di questa corsa all'IA sono già evidenti:
- Google ha recentemente abbandonato il suo status di azienda neutrale dal punto di vista delle emissioni di CO2
- Microsoft potrebbe rivedere i suoi obiettivi di sostenibilità per favorire lo sviluppo di strumenti IA più potenti
- Il consumo totale di energia di Google è raddoppiato tra il 2019 e il 2023
L'impronta idrica dei data center
Oltre all'energia, i data center che ospitano i modelli di IA generativa consumano milioni di litri d'acqua. Shaolei Ren, ricercatore della UC Riverside, spiega che questa acqua viene fatta evaporare nell'atmosfera, impiegando fino a un anno prima di tornare sulla superficie terrestre. Microsoft, uno dei principali attori nel settore, ha dichiarato di puntare a diventare "water positive" entro la fine del decennio, ovvero ripristinare più risorse idriche di quante ne consumi.
Soluzioni e prospettive future
Per mitigare l'impatto ambientale dell'IA, ricercatori e aziende stanno esplorando diverse strade:
- Sviluppo di chip più efficienti
- Sperimentazione di modelli IA più piccoli e meno esigenti
- Transizione verso fonti di energia rinnovabile
- Implementazione di piani di compensazione delle emissioni di CO2 e ripristino delle risorse idriche
Tuttavia, gli esperti sottolineano che queste misure, seppur positive, potrebbero non essere sufficienti a lungo termine.
L'intelligenza artificiale promette di rivoluzionare molti aspetti della nostra vita online, ma il suo impatto ambientale non può essere ignorato. Mentre le aziende tech continuano a investire in questa tecnologia, sarà fondamentale trovare un equilibrio tra innovazione e sostenibilità.
La sfida per il futuro sarà quella di sviluppare sistemi di IA più efficienti dal punto di vista energetico e idrico, garantendo al contempo le prestazioni e le funzionalità che gli utenti si aspettano da questi strumenti sempre più pervasivi nella nostra vita digitale quotidiana.