Roma, 16 gennaio 2025 – Primo volo per il razzo New Glenn dell'americana Blue Origin, un volo inaugurale che segna un punto di svolta per l'azienda del fondatore di Amazon, Jeff Bezos nella competizione con la rivale SpaceX di Elon Musk.
Alto 98 metri, quanto un edificio di circa 30 piani, il New Glenn è decollato con successo intorno alle 2:03 ora locale (07:03 GMT) dalla base spaziale di Cape Canaveral in Florida, nonostante le condizioni meteorologiche non fossero ottimali.
Un volo inaugurale atteso da anni, rinviato più volte e anche annullato all'ultimo minuto a causa di un problema tecnico. Ora, se la missione andrà come previsto, New Glenn dovrebbe raggiungere l'orbita, e sarebbe la prima volta per la compagnia spaziale privata fondata nel 2000.
Sebbene già da diversi anni l'azienda porti i turisti per qualche minuto nello spazio con il suo razzo New Shepard, non ha mai effettuato un volo orbitale. Con New Glenn, punta ora ad entrare in un nuovo mercato, quello del lancio in orbita di satelliti commerciali e militari e competere così con la SpaceX di Elon Musk, che attualmente domina il mercato con i suoi razzi Falcon 9 e Falcon Heavy, e sta attualmente sviluppando il più grande razzo mai creato, lo Starship che effettuerà un settimo volo di prova giovedì, tempo permettendo, dopo il rinvio di mercoledì.
E proprio Elon Musk si è congratulato su X (il suo social) con il ceo di Blue Origin, Jeff Bezos, per aver "raggiunto l'orbita al primo tentativo".
La missione è considerata fondamentale per gli sforzi di Blue Origin di competere con il dominio di SpaceX di Elon Musk nell'industria spaziale commerciale. Un lancio di prova iniziale dell'imponente razzo da 98 metri, in grado di riatterrare, che porta il nome del leggendario astronauta americano John Glenn, era stato annullato lunedì mattina dopo ripetute pause nel conto alla rovescia. In seguito, la società ha affermato di aver scoperto un problema di formazione di ghiaccio su una linea di spurgo.
Con la missione NG-1, il fondatore di Amazon Bezos sta prendendo di mira l'unico uomo al mondo più ricco di lui. La società di Musk domina il mercato dei lanci orbitali grazie ai Falcon 9, che sono diventati vitali per il settore commerciale, il Pentagono e la Nasa che si aspetta che la concorrenza faccia scendere i costi.
SpaceX ha in programma per questa settimana un test orbitale di Starship, il suo gigantesco razzo di nuova generazione. Blue Origin tenterà ora di far atterrare il booster del primo stadio di New Glenn su una nave drone posizionata a circa mille chilometri di distanza nell'Oceano Atlantico. SpaceX ha reso tali atterraggi ormai una routine, ma questo sarà il primo tentativo di Blue Origin di realizzare l'impresa e il mare mosso della scorsa settimana ha fatto sì che il lancio di New Glenn venisse posticipato di diversi giorni. Nel frattempo, lo stadio superiore del razzo orbiterà a quasi 20 mila chilometri di quota. Un prototipo di astronave avanzata finanziato dal Dipartimento della Difesa chiamato Blue Ring, che un giorno potrebbe viaggiare attraverso il sistema solare, rimarrà a bordo per il volo di prova di circa sei ore.
Blue Origin ha fatto esperienza nell'atterraggio dei suoi razzi con i New Shepard, utilizzati per il turismo suborbitale, ma cinque volte più piccoli. New Glenn surclassa il Falcon 9 di SpaceX nella capacità di carico e si colloca tra questo e il suo fratello maggiore, il Falcon Heavy anche se ha il vantaggio di una carenatura più ampia, in grado di trasportare l'equivalente di 20 camion. Blue Origin si è già assicurata un contratto con la Nasa per lanciare due sonde su Marte a bordo di New Glenn.
Il razzo supporterà anche l'implementazione del Progetto Kuiper, una costellazione di Internet satellitare progettata per competere con Starlink.
Per ora, tuttavia, SpaceX mantiene un vantaggio decisivo, mentre altri rivali (United Launch Alliance, Arianespace e Rocket Lab) sono molto indietro. Come Musk, Bezos ha una passione per lo spazio che dura da tutta la vita, ma mentre Musk sogna di colonizzare Marte, Bezos immagina di spostare l'industria pesante fuori dal pianeta su piattaforme spaziali galleggianti per preservare la Terra. Se New Glenn avrà successo, fornirà al governo degli Stati Uniti una "ridondanza dissimile", un prezioso backup se un sistema fallisce, ha affermato Scott Pace, analista di politica spaziale alla George Washington University.