Lo scorso novembre, dal Cosmodromo Vostocnyj, nuovo fiore all'occhiello della Roscosmos (l'Agenzia spaziale russa), è decollato un razzo che doveva portare in orbita il costosissimo satellite meteorologico Meteor-M. Nonostante il lancio sia avvenuto senza apparenti intoppi, il satellite non è mai arrivato a destinazione, e ora se conosce il motivo: come ha ammesso in questi giorni il vice primo ministro russo Dmitry Rogozin, alla base del fallimento c'è stato un grossolano errore di programmazione, che ha mandato in fumo una tecnologia da 45 milioni di dollari.
DISPERSO NELLO SPAZIO
Il fattaccio ha avuto luogo nell'oblast' dell'Amur, la regione più orientale della Russia, dove nel 2016 è entrato in funzione il nuovo spazioporto da 7,5 miliardi di dollari. Il razzo Sojuz 2 decollato il 28 novembre portava con sé, oltre a Meteor-M, anche 18 piccole sonde per conto di Stati Uniti, Giappone, Canada e Germania, destinate a uso commerciale e scopi di ricerca. Tutto è filato liscio fino a quando non è venuto il momento di verificare che il satellite meteorologico fosse giunto a destinazione sano e salvo. I tentativi di stabilire un contatto con Meteor-M sono però andati a vuoto, certificando tra l'imbarazzo generale che la preziosa tecnologia era svanita nel nulla.
OPS…
Inizialmente l'ipotesi più accreditata era che qualcosa non avesse funzionato con lo stadio finale del Sojuz 2, ossia l'ultima porzione del razzo che doveva mandare in orbita Meteor-M. A indagini concluse, il responso per la Roscosmos è tuttavia più indigesto: sul canale di Stato Rossija 24, il vice premier russo ha dovuto ammettere che si è trattato di un "imbarazzante" errore umano. Il razzo aveva infatti coordinate di volo totalmente sbagliate, in quanto era stato programmato dagli scienziati come se dovesse decollare da Bajkonur, sede dello storico cosmodromo costruito in epoca sovietica. La sparizione del satellite spegne sul nascere una missione quinquennale che avrebbe dovuto raccogliere immagini e dati ambientali per l'agenzia meteorologica Roshydromet.
DALLE STELLE ALLE STALLE
Per il Cosmodromo Vostocnyj si trattava del secondo lancio ufficiale dalla sua inaugurazione, avvenuta per alleggerire e poi sostituire del tutto in futuro le incombenze a carico della vecchia base di Bajkonur. Tuttavia l'incidente di percorso non gioca a favore dell'Agenzia spaziale russa, che in tempi recenti si è già vista tagliare il proprio budget di oltre un terzo, a seguito di verifiche governative che hanno documentato sprechi di denaro vicini ai due miliardi di dollari.
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