Domenica 24 Novembre 2024
REDAZIONE TECH

Intelligenza artificiale su WhatsApp e Messenger, Meta ci pensa

L’azienda americana ha annunciato la creazione di un nuovo team di lavoro che si occuperà di inserire l’Ai nelle sue piattaforme

Mark Zuckerberg, patron di Meta

Mark Zuckerberg, patron di Meta

Dopo Microsoft e Google anche Meta è pronta a iniziare l’integrazione dell’intelligenza artificiale nei suoi servizi. Come raccontato da Techcrunch, infatti, uno strumento simile a ChatGPT potrebbe presto arrivare su WhatsApp e Messenger. È già stato creato un team e l’obiettivo è quello di creare strumenti creativi e aiutare gli utenti grazie alle potenzialità dell’IA. Gli strumenti di Meta basati sull’intelligenza artificiale dovrebbero arrivare prima su WhatsApp e Messanger anche se – come ammesso dallo stesso Zuckerberg – ci vorrà ancora del tempo. L’intelligenza artificiale su WhatsApp e Messenger Saranno le app di chat, prima ancora che quelle dei social network, le prime piattaforma di Meta a beneficiare dei nuovi strumenti basati sull’intelligenza artificiale sui quali il team dell’azienda americana ha iniziato a lavorare. È stato proprio Mark Zuckerberg a spiegare come il nuovo gruppo di lavoro sia già operativo per portare al più presto l’IA sulle sue piattaforme. All’inizio dovrebbe trattarsi di chat testuali con un bot – sulla falsariga di ChatGPT – con il quale interagire creando una nuova conversazione su WhatsApp e Messanger o richiamandolo all’interno di chat già esistenti tramite un apposito comando. Non solo bot di testo, ma anche nuovi strumenti per le vendite Oltre al bot testuale, Meta sarebbe al lavoro per sviluppare altri strumenti creativi “futuristici” da mettere a disposizione degli utenti come filtri e annunci basati sull'intelligenza artificiale da inserire sui suoi social network insieme ad altre “esperienza video e multimodali". L’idea è anche quella di integrare l’IA nelle app per utilizzarla come servizio clienti e assistenza alla vendita delle aziende che offrono i loro prodotti e servizi sulle piattaforme di Zuckerberg.