Adam Mosseri, Head of Instagram, non ha ancora potuto confermarlo ufficialmente ma tutto fa ormai pensare che il social network di Meta sia pronta a puntare sugli NFT, gli oggetti completamente virtuali (meme e gif, ma anche quadri, elaborazioni grafiche e opere d’arte) venduti sul web e dei quali si detiene la proprietà univoca. La svolta potrebbe servire per aiutare gli influencer a vendere le loro creazioni digitali ai follower in modo più semplice, magari direttamente sulla piattaforma. La stessa direzione intrapresa da Tik Tok, competitor principale di Instagram, soprattutto tra i più giovani.
La rivelazione su una Story
“Non abbiamo ancora nulla da annunciare per il momento, ma stiamo attivamente esplorando gli NTF e i modi per renderli accessibili a un'audience più ampia. Credo sia un ambito interessante in cui cimentarsi, e anche un modo per poter sostenere i creatori”. Le parole di Adam Mosseri, il capo di Instagram, rilasciate in una Stories sul social, lasciano poco spazio ai dubbi. La piattaforma di condivisione di Meta sta “esplorando attivamente” il mondo degli NFT potrebbe voler dire, se si eliminano i filtri di prudenza che Mosseri evidentemente ha dovuto precauzionalmente utilizzare, che ha già deciso di farlo e, probabilmente, ha già chiara una strategia.
Un modo per vendere più facilmente (e fare più soldi)
Perché Instagram dovrebbe avvicinarsi al mondo degli NFT? Per aumentare i profitti naturalmente. Rendendo più semplice e rapida la compravendita di oggetti – seppur virtuali – sul web, gli influencer e i creator avrebbero un’arma in più da proporre ai propri follower. Una scelta già intrapresa da Tik Tok che – sempre leggendo le parole di Mosseri – è pronta a fare anche Instagram: “La produzione creativa che avviene su TikTok – scrive nelle sue Stories l’uomo di Meta - aiuta ad alimentare la cultura e ad avviare trend che vanno anche oltre la piattaforma stessa. Man mano che il mercato dei creatori di contenuti continua a crescere, dobbiamo continuare a cercare nuovi e diversi modi di supportarli.”. E gli NFT sono sicuramente tra questi, come testimonia anche Nike, che ha da poco acquisito un’azienda che produce scarpe virtuali.