Roma, 18 agosto 2016 - Per riuscire a conquistare Marte l'uomo non potrà fare affidamento solo sulle proprie forze, ma avrà bisogno di lavorare fianco a fianco con robot altamente specializzati. Per questo motivo la Nasa ha dato il via alla prima Space Robotics Challenge, competizione internazionale che mette in palio 1milione di dollari per chiunque la aiuterà a sviluppare una nuova generazione di macchine intelligenti.
IL ROBONAUTA
Il concorso, aperto ad aziende e team scientifici di tutto il mondo, è incentrato sulla programmazione dell'androide virtuale Robonaut 5 (R5), una versione avanzata del Robonaut 2, il robot umanoide già testato a più riprese sulla Stazione Spaziale Internazionale. Per funzionare nello spazio e sulle superfici extraterrestri, R5 fa affidamento su una serie di soluzioni tecnologiche che gli consentono di muoversi anche con temperature sotto zero (cosa impossibile con un comune sistema idraulico).
LA SFIDA, UN PO' PIÙ NEL DETTAGLIO
I team in concorso affronteranno le conseguenze di una tempesta di sabbia in un habitat marziano simulato al computer. Il software sviluppato dagli scienziati dovrà consentire a Robonaut 5 di risolvere tre problemi: allineare un'antenna per il ripristino delle comunicazioni, riparare un pannello solare, ovviare a una perdita all'interno di un'unità abitativa. L'ambiente virtuale creato dalla Nasa tiene conto dei ritardi di comunicazione tra Marte e la Terra, che in determinate condizioni possono sfiorare anche i 45 minuti.
ALLA CONQUISTA DI MARTE, MA NON SOLO
Le registrazioni si sono appena aperte ed entro dicembre è prevista una prima scrematura delle proposte. A partire da gennaio 2017, i team prescelti dovranno perfezionare il loro lavoro in vista della finale, fissata per giugno 2017. I vincitori verranno poi proclamati presso lo Space Center Houston.
Oltre ad avvicinare l'uomo al Pianeta Rosso, le innovazioni che emergeranno dalla Space Robotics Challenge potranno trovare immediata applicazione nel Robonaut 2 e in altri sistemi robotici a uso terrestre.