Un gruppo di ricercatori della University of California, Berkeley ha creato dei batteri cyborg che sembrano fornire un'alternativa efficiente alla fotosintesi naturale. I microrganismi sfruttano una copertura di piccolissimi "pannelli solari" per raccogliere molta più luce del solito, riuscendo poi a produrre composti organici che, tra le varie cose, possono servire da base per i biocarburanti.
FOTOSINTESI IN LABORATORIO
La fotosintesi artificiale non è certo una novità: nelle pubblicazioni scientifiche abbondano i tentativi di replicare in laboratorio il processo chimico che permette a molti organismi, tra cui le piante, di generare glucosio e ossigeno partendo da luce, acqua e anidride carbonica. La clorofilla, il pigmento verde che assorbe l'energia solare, non è però abbastanza efficiente per consentire l'applicazione su scala industriale.
BATTERI CYBORG
Il team di cui fa parte Kelsey K. Sakimoto ha così pensato di potenziare i batteri ricoprendo i loro corpi con una serie di nanocristalli semiconduttori, che svolgono il lavoro della clorofilla in modo più proficuo. I microrganismi sono stati "addestrati" per essere autonomi: dopo aver fatto un bagno in un mix di amminoacidi e cadmio, i batteri sintetizzano delle particelle di solfuro di cadmio, che funzionano appunto come dei pannelli solari. L'ibrido è stato battezzato M. thermoacetica-CdS.
DALLA FOTOSINTESI AI BIOCARBURANTI
Il nuovo organismo ibrido usa acqua, luce e anidride carbonica per ricavare acido acetico con un'efficienza superiore all'80%, meglio della fotosintesi naturale. Inoltre si tratta di una tecnologia in cui gli sprechi sono minimi, dato i batteri si replicano da soli seguendo il proprio ciclo riproduttivo. Il prossimo passo è indirizzare gli sforzi del cyborg verso la produzione di biomateriali di interesse industriale. "Una volta rivestiti con questi piccoli pannelli solari, i batteri possono sintetizzare cibo, carburanti e materie plastiche, il tutto usando l'energia solare", ha spiegato Sakimoto.
Lo studio è stato presentato all'ultimo convegno dell'American Chemical Society.