Venerdì 20 Dicembre 2024
REDAZIONE TECH

I batteri cyborg per produrre biocarburanti

Minuscoli pannelli solari consentono ai microrganismi di attuare la fotosintesi in modo super efficiente. In futuro sarà forse possibile produrre carburanti sfruttando la luce del sole

I batteri ricoperti di pannelli solari (Foto: Kelsey K. Sakimoto)

Un gruppo di ricercatori della University of California, Berkeley ha creato dei batteri cyborg che sembrano fornire un'alternativa efficiente alla fotosintesi naturale. I microrganismi sfruttano una copertura di piccolissimi "pannelli solari" per raccogliere molta più luce del solito, riuscendo poi a produrre composti organici che, tra le varie cose, possono servire da base per i biocarburanti. FOTOSINTESI IN LABORATORIO La fotosintesi artificiale non è certo una novità: nelle pubblicazioni scientifiche abbondano i tentativi di replicare in laboratorio il processo chimico che permette a molti organismi, tra cui le piante, di generare glucosio e ossigeno partendo da luce, acqua e anidride carbonica. La clorofilla, il pigmento verde che assorbe l'energia solare, non è però abbastanza efficiente per consentire l'applicazione su scala industriale. BATTERI CYBORG Il team di cui fa parte Kelsey K. Sakimoto ha così pensato di potenziare i batteri ricoprendo i loro corpi con una serie di nanocristalli semiconduttori, che svolgono il lavoro della clorofilla in modo più proficuo. I microrganismi sono stati "addestrati" per essere autonomi: dopo aver fatto un bagno in un mix di amminoacidi e cadmio, i batteri sintetizzano delle particelle di solfuro di cadmio, che funzionano appunto come dei pannelli solari. L'ibrido è stato battezzato M. thermoacetica-CdS. DALLA FOTOSINTESI AI BIOCARBURANTI Il nuovo organismo ibrido usa acqua, luce e anidride carbonica per ricavare acido acetico con un'efficienza superiore all'80%, meglio della fotosintesi naturale. Inoltre si tratta di una tecnologia in cui gli sprechi sono minimi, dato i batteri si replicano da soli seguendo il proprio ciclo riproduttivo. Il prossimo passo è indirizzare gli sforzi del cyborg verso la produzione di biomateriali di interesse industriale. "Una volta rivestiti con questi piccoli pannelli solari, i batteri possono sintetizzare cibo, carburanti e materie plastiche, il tutto usando l'energia solare", ha spiegato Sakimoto.

Lo studio è stato presentato all'ultimo convegno dell'American Chemical Society.