![Elon Musk (foto Ansa) Elon Musk (foto Ansa)](https://www.quotidiano.net/image-service/view/acePublic/alias/contentid/NjhkMmYyMTEtMmExMy00/0/elon-musk-foto-ansa.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Elon Musk (foto Ansa)
Roma, 18 febbraio 2025 – “Credo che Grok 3 sia spaventosamente intelligente”. A dirlo è Elon Musk stesso, riferendosi alla nuova versione dell’intelligenza artificiale generativa sviluppata dalla sua start-up xAI: Grok 3. Presentato martedì 18 marzo 2025 davanti a 2,7 milioni di utenti direttamente al laboratorio della start-up, Grok 3 promette di essere "l'intelligenza artificiale più intelligente sulla Terra". Rispetto alla versione precedente, rilasciata il 13 agosto 2024, Grok 3 è alimentato da un volume di dati dieci volte maggiore. Molto meno però rispetto alle altre intelligenze artificiali in circolazione, da ChatGPT a Gemini, da Claude a Deepseek, che hanno avuto più tempo per imparare ed esercitarsi.
Supercomputer dietro l’ascesa di Grok 3
Il tentativo fallito di acquistare per 97,4 miliardi di dollari la fondazione di OpenAI - un modo per rallentare lo sviluppo della società di ChatGPT, secondo il direttore generale Sam Altman – non ha impedito all’uomo più ricco del mondo di recuperare il ritardo in altri modi.
A dicembre 2024, la start-up di Elon Musk, patron di Tesla, SpaceX e dal 20 gennaio 2025 a capo del Dipartimento per l'efficienza governativa del governo degli Stati Uniti, ha raccolto 6 miliardi di dollari di fondi, raggiungendo un valore stimato di 50 miliardi di dollari. Ancora lontano dalla valutazione di 157 miliardi del principale concorrente OpenAI.
Soldi destinati a terminare Colossus, forse non ancora il computer più potente del mondo, ma sicuramente quello costruito più velocemente. Ci sono voluti solo “122 giorni” a Elon Musk per creare un enorme data center costituito da oltre 100 000 GPU della Nvidia in un ex capannone industriale dell’Electrolux nella periferia di Memphis, nello stato americano del Tennessee. Secondo Bloomberg una volta terminato entro la fine dell’anno, Colossus avrà bisogno di circa 3,7 milioni di litri d’acqua al giorno – l’equivalente di 1,5 piscine olimpiche – e 150 megawatt di elettricità.
Un consumo spropositato, che preoccupa non solo gli abitanti ma anche l’ente che gestisce l’infrastruttura. xAI ha promesso di modulare il fabbisogno elettrico e evitare i picchi di consumo, per esempio.
Un’intelligenza artificiale “ribelle”
Grok 3, il cui nome deriva da un concetto inventato dallo scrittore di fantascienza Robert A. Heinlein negli anni 60, significa “capire intuitivamente, per empatia” ed è un termine molto comune nella comunità informatica.
Una capacità che Elon Musk e il piccolo team di xAI vuole allenare basandosi sui contenuti, sui messaggi e sulle immagini degli oltre 500 milioni di utilizzatori di X (ex-Twitter). In futuro, Elon Muk non ha nascosto il desiderio di alimentare Grok anche con altri dati provenienti dal suo ecosistema: dalle informazione raccolte dai veicoli Tesla, alle immagini satellitari fornite dalla costellazione di satelliti Starlink.
Ciò da cui invece non può apprendere nulla per ora sono i dati degli utenti europei. La legislazione sull’utilizzo e la protezione dei dati e delle informazioni personali è molto più severa. Per adesso Grok 3 non è disponibile in Italia, né nel resto d’Europa. Gli abbonati premium della piattaforma X saranno i primi a beneficiarne.
La particolarità di Grok è la presunta libertà totale: dal linguaggio volgare al sarcasmo e l’ironia, con un rischio non indifferente di diffondere informazioni false. Dotato della capacità di generare immagini, Grok non si fa problemi a utilizzare immagini protette dal diritto d’autore o le sembianze di personaggi famosi, laddove le altre piattaforme concorrenti non lo permettono.
Un altro problema è il fatto che xAI dichiari di non assumersi la responsabilità di ciò che Grok potrebbe dire, al contrario di OpenAI, Microsoft e Google