L’emergenza Coronavirus e la richiesta sempre crescente di soluzioni per i meeting di lavoro e per le videochiamate tra amici ha spinto l’azienda di Mountain View a rendere gratuito il suo servizio Premium: da maggio tutti potranno utilizzare Google Meet senza limitazioni.
Con Google Meet video conferenze Premium
È uno dei migliori programmi per videoconferenze che si può utilizzare in questo periodo di emergenze e negli scorsi mesi la domanda è aumentata a dismisura a causa dell’emergenza coronavirus e dei tanti lavoratori in smart working. Per venire incontro alle esigenze degli utenti e offrire a tutti un servizio di qualità in questo momento decisamente complicato, Google ha deciso di rilasciare una versione completamente gratuita di Meet, l’app di Big G dedicata ai meeting (professionali e non) online.
Cosa si può fare con Google Meet e come accedere
A partire da inizio maggio, quindi, tutti gli utenti in possesso di un account Google (va bene anche quello della posta elettronica di Gmail), potranno accedere a Google Meet senza limitazioni e senza pagare nulla. L’azienda di Mountain View aprirà infatti tutte le funzioni premium dell’app agli utenti. Cosa sarà possibile fare oltre alle videochiamate in stile Zoom, Facebook Rooms o WhatsApp? Con Meet Premium sarà possibile condividere lo schermo del proprio PC con gli altri utenti collegati, si potranno utilizzare i sottotitoli in tempo reale in caso di meeting internazionali e usare il filtro anti rumori esterni per migliorare sensibilmente l’audio delle conference call.
Senza limiti di tempo fino a settembre
Con la versione Premium aperta a tutti gli utenti di Google Meet verrà meno anche il limite temporale di 60 minuti alle videoconferenze che c’era nella versione basic del software. Un’opzione, questa, valida al momento fino alla fine di settembre, proprio per aiutare gli utenti durante l’emergenza coronavirus. L’unico limite resterà quello di non poter registrare i meeting. Ultimo, ma non meno importante: Google ha precisato che tutti i dati di Meet non verranno utilizzati per la pubblicità e non vengono venduti ad aziende terze.