Le reaction di Facebook
Il tempo in cui si poteva mettere semplicemente un like ai post su Facebook è lontano; altre reaction - gli stati d’animo o reazioni che gli utenti possono esprimere ai post pubblicati sul social – sono arrivate ormai da tempo. Ma il coronavirus ha spinto il social a crearne due completamente nuove, dedicate alle emozioni collegate alla pandemia.
Il virus al tempo di Facebook La “lotta” al coronavirus passa anche dai social network e Facebook è sempre in prima linea per aiutare gli utenti a tenersi aggiornati e, con le sue reaction, esprimere il sentiment sotto i post. Se fino ad ora si poteva comunicare l’apprezzamento o meno a un post dei propri amici su Facebook con il mi piace, il cuore, la risata forte, la faccina sorpresa (wow), la quella in lacrime (sigh) e quella arrabbiata (Grrr), il social di Zuckerberg ha pensato di aggiornare le reaction a disposizione degli utenti con altre due nuove emoticon per manifestare affetto ad amici e parenti in questo periodo di emergenza e di quarantena.
Le due nuove reaction “a tempo” Le due nuove icone che saranno messe online da Facebook nei prossimi giorni sono quella di una faccina che abbraccia un cuore, disponibile per i post degli amici pubblicati sul social e un cuore che pulsa, da postare sull’app di messaggistica di Menlo Park, Messenger. Si tratta, come ha comunicato la società di Zuckerberg, di due reaction “a tempo”, disponibili per questo periodo di emergenza ma che saranno rimosse al termine della crisi sanitaria legata al coronavirus.
Come si usano le nuove reaction Per utilizzare la faccina che abbraccia il cuore sul social network basterà, come accade ora, lasciare il cursore sull’icona del “mi piace” a aspettare qualche attimo: comparirà insieme alle altre sei presenti in questo momento in maniera automatica.
Per la reaction del cuore pulsante prevista per l’app di messaggistica si dovrà tenere premuta l’icona a forma di cuore per visualizzare quella nuova. Per tornare alla versione precedente, comunicano da Facebook, basterà premere una seconda volta sulla nuova reazione.