Nonostante lo stress che l’uso dei social media può generare, gli utenti compulsivi rischiano di diventare sempre più dipendenti da Facebook, Instagram e app simili. Chi li utilizza in modo eccessivo e stressante, invece di spegnerli non fa altro che cambiare piattaforma o funzione, aumentando la possibilità di una possibile dipendenza. Lo rivela uno studio della Lancaster University pubblicato su Information Systems Journal.
Tecnostress
Il team di ricerca inglese ha preso in esame diverse forme di stress connesse agli strumenti social e ha poi sottoposto i partecipanti a questionari per analizzare il loro comportamento. Le conseguenze dell'utilizzo eccessivo dei social vanno dalla sensazione di 'invasione' nella propria vita privata alla difficoltà di adeguare l’uso delle piattaforme a quello dei propri amici. Sono le cosiddette forme di 'tecnostress'. La ricerca sulle abitudini degli utenti di Facebook dimostra che queste persone, una volta sviluppata una forma di stress, non mollano lo smartphone ma passano da un’attività all’altra, ad esempio da una chat alla lettura di un feed di notizie o alla pubblicazione di post personali. Questa dinamica porta ad una maggiore probabilità di dipendenza dalla tecnologia, poiché finiamo per utilizzare i vari elementi della piattaforma in un arco di tempo maggiore.
Una vita dentro i social
I ricercatori dell'Università di Lancaster, insieme a quelli dell'Università di Bamberg e di Norimberga spiegano che ormai siamo arrivati a un livello di assuefazione tale da cercare distrazione da una attività social che genera stress a un’altra che crediamo meno ansiogena, ma rimanendo sempre all’interno delle app social. Come se non potessimo o volessimo uscire da questo mondo di rapporti virtuali, ma cercando diversivi e distrazioni solo all’interno di esso. Il professor Monideepa Tarafdar della Lancaster University Management School, spiega che "Sebbene possa sembrare controintuitivo, gli utenti dei social media continuano a utilizzare le stesse piattaforme che causano loro stress piuttosto che staccarsi da esse, creando una sfocatura tra lo stress causato e l'uso compulsivo". Gli fa eco il prof Christian Maier dell'Università di Bamberg: "Poiché i siti di social network offrono una gamma così ampia di funzionalità, gli utenti possono scoprire che agiscono sia come fattori di stress che come distrazione da tale stress". Una teoria che i ricercatori traggono dalla ricerca è che maggiore è l'abitudine ai social dell'utente, maggiore è la probabilità che continuerebbe a usarlo come mezzo di diversione in risposta a fattori di stress, e maggiore è la possibilità di sviluppare dipendenza.