Roma, 26 settembre 2024 – Oltre il 60% delle imprese italiane ha avviato un percorso di digitalizzazione, mentre il 37% è in fase avanzata. Le aziende investono sempre più nella trasformazione digitale, impiegata soprattutto per la creazione e gestione dei documenti, l'amministrazione, l'automazione delle procedure e la contabilità. È quanto emerge dall'indagine "AI e digitalizzazione: le nuove frontiere dell'IP (Intellectual Property)", realizzata da TopLegal Consulting per conto dello studio legale Trevisan & Cuonzo.
I vantaggi
Migliore efficienza operativa (89%), semplificazione dei processi (74%) e migliore analisi dei dati (72%) sono tra i principali vantaggi registrati dagli intervistati. Per l'81% delle imprese considerate si è resa necessaria l'assistenza da parte di un esperto per favorire la digitalizzazione, tanto da creare in moltissimi casi un gruppo interno ad hoc. Gestita internamente per il 98%, l'assistenza legale in materia di digitalizzazione e innovazione rappresenta in media l'8% del budget stanziato per le attività di digitalizzazione.
I settori
Oltre la metà delle aziende (il 53%) ha inoltre integrato sistemi di AI, utilizzandoli nella reportistica, la gestione dei contratti, l'automatizzazione dei processi e l'analisi predittiva, rilevando importanti benefici e miglioramento delle performance. All'AI viene infatti riconosciuta una maggiore automazione delle attività ripetitive, ma soprattutto un significativo vantaggio competitivo grazie alla qualità migliorata dei servizi e alla capacità di prevedere eventi futuri tramite algoritmi avanzati.
I rischi
Le sfide che le imprese si trovano a fronteggiare nell'integrazione dell'AI riguardano invece i rischi per la sicurezza e la privacy, la qualità e la disponibilità dei dati, l'utilizzo inconsapevole degli stessi in processi decisionali, l'integrazione con i sistemi esistenti, l'interoperabilità degli strumenti e i costi di implementazione.