Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE TECH

Arriva la cometa del secolo: quando e come vederla

Il corpo celeste è stato scoperto all’inizio del 2023 con alcuni telescopi alle Hawaii e in Cina

La cometa del secolo - Crediti Ansa foto

La cometa del secolo - Crediti Ansa foto

Gli esperti e gli appassionati di astronomia sono in fibrillazione per l’arrivo della cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-Atlas, un oggetto celeste particolarmente luminoso scoperto all’inizio del 2023 grazie a due telescopi che ne hanno ispirato il nome. 

Momenti clou

Il vero spettacolo, però, è atteso per i primi di ottobre, quando la cometa si avvicinerà alla Terra. Il suo picco di luminosità, che potrebbe superare molte stelle e avvicinarsi a quello del pianeta Venere, è previsto per il 9 ottobre, con condizioni di visibilità che miglioreranno nei giorni successivi. L’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope Project, ha spiegato che la posizione della cometa, quasi in allineamento con la Terra e il Sole, potrebbe sfruttare l'effetto del forward scattering, un fenomeno fisico per cui le polveri della cometa riflettono la luce solare direttamente verso di noi, aumentando enormemente la sua luminosità.

Situazione attuale

La cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-Atlas è visibile da alcuni giorni, soprattutto nell’emisfero australe. Si è già avvicinata al Sole il 27 settembre, raggiungendo una distanza di circa 60 milioni di chilometri. Il 12 ottobre la cometa si farà ancora più vicina alla Terra, arrivando a circa 71 milioni di chilometri di distanza. Sebbene la sua luminosità si sarà già ridotta, sarà più facile osservarla, in particolare tra il 14 e il 20 ottobre, quando resterà visibile più a lungo dopo il tramonto.

La cometa del secolo

Il corpo celeste C/2023 A3 Tsuchinshan-Atlas è stato ribattezzato anche cometa del secolo, per il momento sulla base di un’ipotesi. Si stima, infatti, che il picco della sua luminosità possa verificarsi attorno al perigeo, cioè il punto di massima vicinanza alla Terra, atteso, come anticipato, il 12 ottobre. Secondo le previsioni più ottimistiche, la sua magnitudine apparente potrebbe avvicinarsi a quella di Venere, il terzo oggetto più luminoso del cielo dopo il Sole e la Luna. Ma potrebbe non accadere quanto previsto. 

Imprevedibilità

Le comete, infatti, sono famose per la loro imprevedibilità. L’astronomo canadese David Howard Levy ha spiegato: “Le comete sono come i gatti: hanno la coda e fanno esattamente quello che vogliono”. Che sia difficile prevederne il comportamento lo hanno dimostrato, in precedenza, altre presunte "comete del secolo", che si sono rivelate deludenti. Va considerato che, man mano che questi corpi si avvicinano al Sole, il loro nucleo – composto principalmente da ghiaccio – può disgregarsi, causando una rapida diminuzione di luminosità. Anche se la cometa C/2023 A3 è sopravvissuta al perielio (ossia il punto dell'orbita di un corpo celeste in cui questo si trova alla minima distanza dal Sole), resta per ora qualche dubbio su come possa evolvere la situazione nei prossimi giorni.

La scoperta

La cometa C/2023 A3 è stata scoperta da due programmi astronomici all’inizio del 2023. I primi avvistamenti sono avvenuti presso l’Osservatorio di Purple Mountain (Tsuchinshan) in Cina, da un lato, e, dall’altro, nell’ambito del sistema di sorveglianza astronomica automatica Atlas con telescopi situati, tra i vari luoghi, anche nelle Hawaii. 

Come osservare la cometa

Nel nostro emisfero, la cometa inizierà a comparire all'orizzonte Ovest attorno al 12 ottobre, ma sarà molto bassa e ancora immersa nel chiarore del crepuscolo. Nei giorni seguenti si alzerà gradualmente nel cielo, ma la sua luminosità diminuirà via via a causa dell'allontanamento dal Sole. Va notato che la cometa tramonterà presto, quindi le opportunità di osservarla saranno limitate, soprattutto nei primi giorni. Se ci si vuole cimentare nell’impresa e provare a individuarla, conviene innanzitutto andare in luoghi con un’ottima visibilità sull’orizzonte e usare strumenti come un binocolo montato su treppiede o un telescopio a bassi ingrandimenti. Chi è meno esperto dovrà armarsi di pazienza per abituare l’occhio e il cervello alle condizioni di luce e contrasto notturne. Potrebbe essere utile prendere come riferimento la stella Arturo, visibile bassa a ovest: rispetto a essa, la cometa si troverà circa 20 gradi più a sud. Non è semplice né immediato, ma vale comunque la pena di fare qualche tentativo.