Milano, 20 febbraio 2024 - Con il solo pensiero può controllare il mouse, è quanto può fare il paziente a cui è stato impiantato nel cervello il chip di Neuralink, la compagnia dell'imprenditore Elon Musk. Il 30 gennaio la notizia del primo impianto per l'interfaccia interfacce cervello-computer aveva scosso il mondo scientifico. Musk oggi ha voluto tranquillizzare sulle condizioni di salute del primo portatore di un chip nel cervello: "sembra essersi ripreso completamente senza effetti negativi di cui siamo a conoscenza ed è in grado di controllare il mouse, muoverlo sullo schermo semplicemente pensando", si legge sul post del miliardario.
La notizia subito rilanciata dai media americani ha preso alla sprovvista l'ufficio stampa della stessa la compagnia Neuralink, che non ha commentato. Musk invece è un fiume in piena e ha spiegato che il principale obbiettivo dell'impianto è ottenere dal paziente "il maggior numero possibile di pressioni di pulsanti con il pensiero", come spostare il mouse "a destra e a sinistra, su e giù", "cliccare e trascinare" file o cartelle.
Intanto Neuralink ha avviato il reclutamento per il suo primo trial clinico sull'uomo di un chip da impiantare nel cervello a settembre 2023. Saranno prese in esame persone con Sla o paralisi, quadriplegia causata da una lesione del midollo spinale.
Per i trial l'azienda ha spiegato di aver ricevuto l'approvazione di un comitato di revisione indipendente, e del primo sito ospedaliero coinvolto, per poter iniziare il reclutamento per il suo primo studio clinico sull'uomo, battezzato 'Prime' (Precise Robotically Implanted Brain-Computer Interface). Con l'obiettivo di valutare "sicurezza dell'impianto e del robot chirurgico" e "funzionalità iniziale dell'interfaccia, per consentire alle persone con paralisi di controllare i dispositivi esterni col pensiero".
Per gli impianti interverrà un robot chirurgico che ha la missione di posizionare in maniera precisa e sicura i fili ultrasottili e flessibili del chip in una regione del cervello che controlla l'intenzione del movimento. Nel dettaglio l'impianto creato registra l'attività neurale attraverso 1.024 elettrodi distribuiti su 64 fili altamente flessibili e ultrasottili.