(Foto: gchutka/iStock)
Il wi-fi pubblico può essere uno strumento pratico e a basso costo per scovare bombe o armi nascoste. È quanto afferma una ricerca a cura della Rutgers University-New Brunswick (Stati Uniti), che ha testato con successo l'efficacia della tecnologia wireless per prevenire attacchi terroristici. Il lavoro del team ha ricevuto il primo premio durante la IEEE Conference on Communications and Network Security 2018, incentrata sulla sicurezza informatica.
DETECTIVE SENZA FILI
L'articolo ( disponibile qui) sottolinea che armi ed esplosivi contengono metalli o liquidi che bloccano il segnale wi-fi, dando vita a delle perturbazioni facili da osservare. Borse e zaini sono invece fabbricati in materiali permeabili alle onde radio, che possono così entrare all'interno del bagaglio per rivelare ad esempio un ordigno nascosto.
MINACCIA RILEVATA
Per il loro studio, i ricercatori hanno costruito un sistema che rileva le distorsioni del wi-fi in presenza di una minaccia. I test, condotti su 15 diversi oggetti e 6 tipi di borse hanno evidenziato che la tecnologia consente di distinguere armi o bombe da altre cose innocue il 99% delle volte. Andando più nel dettaglio, la rete wireless individua i materiali e i liquidi pericolosi rispettivamente nel 90% e nel 95% dei casi, e i metalli il 98% delle volte.
CI SONO BORSE E BORSE
A influire è anche il tipo di nascondiglio: se l'oggetto si trovava in uno zaino standard, il sistema lo rileva con una precisione del 95%. Se l'arma o la bomba sono state avvolte in qualcos'altro prima di venire inserite nella borsa, la percentuale di successo scende al 90%, un valore comunque piuttosto elevato.
PIÙ SICUREZZA PER I GRANDI EVENTI
Attualmente, la maggior parte degli aeroporti ispeziona i bagagli attraverso gli scanner a raggi X, che hanno il duplice svantaggio di essere costosi e difficili da usare su vaste aree pubbliche, dove bisogna ripiegare sui controlli manuali. Per questa ragione, l'equipe intende ora lavorare sul sistema wi-fi migliorandone l'accuratezza, con l'obiettivo di farlo diventare una misura di sicurezza standard nei festival, negli eventi sportivi e in altri potenziali bersagli del terrorismo.