Lunedì 10 Febbraio 2025
ALEX LUNG
Tech

Scoperto un raro ‘Anello di Einstein’: ecco come può far luce sulla misteriosa energia oscura

A fotografarlo è stato il telescopio Euclid dell'Esa. Il fenomeno porta alla luce elementi nello spazio che altrimenti sarebbero 'nascosti' alle strumentazioni

Una costellazione

Una costellazione

Roma, 10 febbraio 2025 - Un anello di Einstein 'perfetto' è stato scoperto grazie al telescopio Euclid della European space agency (Epa). Secondo il professor Stephen Serjeant della Open University, si tratta di un evento "estremamente raro", che testimonia la grandissima deformazione dello spazio causata dalla gravità di una galassia. A parlare della scoperta è il Guardian.

La galassia in questione si chiama NGC6505 ed è relativamente vicina, localizzata a 590 milioni di anni luce dalla Terra. L'immagine di Euclid la mostra circondata da un perfetto cerchio di luce che lascia intravedere una galassia più lontana, che si trova a ben 4,42 miliardi di anni luce di distanza. La luce stellare di quest'ultima è 'piegata' attorno a NGC6505.

"E' una scoperta bellissima, straordinaria, emozionante, un ritrovamento fortunato nei nostri primi dati - ha spiegato Serjeant - Possiamo vedere una galassia sullo sfondo attraverso lo spazio e il tempo deformati da una galassia molto più vicina".

Secondo la teoria della relatività di Einstein, la luce si piega attorno ai corpi massicci nello spazio: in questo modo, una galassia può fungere come 'grande lente di ingradimento'. Gli anelli di Einstein sono dunque importantissimi per il lavoro di un astronomo perché gli permettono di osservare elementi che altrimenti sarebbero nascosti ai suoi strumenti. Indicano inoltre la massa della galassia in primo piano, compresa qualsiasi massa nascosta sotto forma di materia oscura: quest'ultima comporrebbe circa l'11% di NGC6505. Un quantitativo minuscolo, considerando che gli esperti ritengono che la materia oscura e l'energia oscura compongano il 95% della massa complessiva dell'universo.

L'Esa sta spendendo un miliardo di euro per finanziare una ricerca sulla materia oscura. E' proprio questo il compito di Euclid: grazie alla sua capacità di rilevare galassie fino a 10 miliardi di anni luce, creerà la più grande mappatura cosmica 3D mai realizzata finora. Si spera che in questo modo si possano trovare risposte sulla misteriosa energia oscura, a cui si deve l'accelerazione dell'espansione dell'universo.

Per Valeria Pettorino, una delle scienziate coinvolte nel progetto, a stupire è il fatto che l'anello sia stato scoperto "all'interno di una galassia conosciuta, scoperta per la prima volta nel 1884". "La galassia è nota agli astronomi da molto tempo. Eppure questo fenomeno non era mai stato osservato prima. Ciò dimostra quanto Euclide sia potente, in grado di trovare novità anche in luoghi che pensavamo di conoscere bene".