Sabato 27 Luglio 2024
LEO TURRINI
Sport

Wierer-Ghiotto, l’Italia fabbrica di medaglie

Doppio bronzo nel biathlon e nello skating: e siamo già a quota 10. Grande delusione invece nel SuperG: colpa anche della pista

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di Leo Turrini

Proprio nel giorno in cui sono improvvisamente svanite certezze che sembravano assolute (Federica Brignone nel superg, Arianna Fontana nello short track), l’Italia dei Giochi Bianchi eguaglia il risultato di quattro anni fa in Corea. Sono già dieci le medaglie e ci sta di ricordare, con un pizzico di scaramanzia, che solo a Torino 2006 (11 presenze sul podio), Salt Lake City 2002 (13), Albertville 1992 (14) e Lillehammer 1994 (20) gli azzurri e le azzurre seppero fare meglio. "Stiamo onorando l’Italia - ha detto Giovanni Malagò -. E abbiamo ancora qualche carta da giocare".

DORO DI BRONZO. La sua, di carta, l’ha giocata benissimo Dorothea Wierer, il simbolo del biathlon italiano. Ripetutamente protagonista al massimo livello su altri palcoscenici, fino a ieri ai Giochi era stata costretta ad accontentarsi di medaglie nelle prove a squadre.

Sembrava una maledizione, ma nella gara sprint Doro ha trovato nella precisione dei suoi tiri di fucile la chiave per entrare nella casa dei sogni. Non è stata velocissima sugli sci, la Azzurra: in compenso, ha gestito magistralmente la situazione, in un contesto meteo al solito complicato. Nei fuoriclasse spesso è l’intelligenza a fare la differenza. "Mi sono tolta un peso - ha ammesso Doro -. Sinceramente credo di avere disputato una grande gara. Noi del biathlon siamo una famiglia, dagli skimen agli atleti. Voglio condividere la gioia con tutti".

IL FILOSOFO. La decima medaglia italiana è arrivata dall’impianto che ospita le competizioni di pattinaggio in pista lunga.

Cosa abbiano in comune Socrate, Spinoza e Schopenhauer con le lame che velocissime incidono il ghiaccio, beh, noi comuni mortali non lo scopriremo mai. In compenso, Davide Ghiotto, veneto di Altavilla Vicentina, si è laureato in filosofia, passando da letture tostissime ad allenamenti forse ancora più tosti. "Alla Olimpiade applicherò quello che ho imparato sui libri" aveva dichiarato. Il giovanotto è stato di parola. Sui 10 mila metri ha sbriciolato il record italiano e ha conquistato un terzo posto che rimanda alle imprese di Fabris nel 2006 e di Tumolero quattro anni fa.