avere un po’ di fortuna, vincerà la Coppa del mondo chi non s’ammalerà di coronavirus. Con un po’ di mal di gola non si potrà più gareggiare e nemmeno con la febbre, cosa che avevo già fatto in passato". Così Dorothea Wierer parlando con l’AGI alla vigilia della prima gara della nuova edizione della Coppa del mondo della quale lei è detentrice. Doro, ‘occhi di ghiaccio’, una delle ‘Regine’ degli sport della neve in Italia, è la stella indiscussa del biathlon mondiale: è la prima donna ad aver portato mascara, orecchini multicolor e unghie smaltate sulla linea di tiro. Bravura al poligono, velocità sugli sci e tanto fascino fanno della Wierer, la ‘Calamity Jane d’Italia’, la biatleta più completa, più attesa nella stagione preolimpica.
Oggi a Kontiolahti tra le betulle della Carelia, non distante da quel confine che fino a 30 anni fa era attentamente pattugliato dai soldati-biatleti sovietici, l’azzurra gareggerà nell’inseguimento, il format che nel febbraio scorso l’aveva vista salire sul tetto del mondo nella natia Anterselva. "La stagione inizierà proprio con la mia gara preferita" spiega la 30enne altoatesina, trentina d’adozione.