di Angelo Costa
Primo alle Strade Bianche, primo alla Milano-Sanremo: nessun dubbio che Mister Ripartenza sia Wout Van Aert, fiammingo di 25 anni che nel breve giro di due sabati italiani ha ricordato al mondo che tra i fenomeni della nuova generazione ci sta bene anche lui. Stesso risultato, diversa solo l’esecuzione: sugli sterrati toscani se n’era andato da solo, in Riviera fiuta l’uomo giusto sul Poggio, rincorrendo Alaphilippe in salita, incollandosi a lui nella folle picchiata verso il mare, infine castigandolo con una volata di testa senza mai calare la velocità. In entrambi i casi, due capolavori.
"Ora posso anche ritirarmi… ", sorride Van Aert, tre titoli mondiali nel ciclocross in una bacheca che comincia ad allargarsi anche su strada. Oltre che di un campione, è la conferma di un recupero: quando nella crono dello scorso Tour il belga si schiantò contro una transenna, tagliandosi il muscolo della coscia, si temette per la carriera. Si è rialzato tornando al vecchio amore, il fuoristrada: deve avergli fatto bene, visto come si è ripresentato dopo il lungo stop.
Se la gode Van Aert, deve incassare una sconfitta di pochi centimetri Alaphilippe, che di pochissimo si era imposto lo scorso anno: vedendo il rivale fare doppietta come lui, il francese guarda subito avanti, parlando di ‘un buon segnale per il Lombardia’. Buoni segnali per Ferragosto ne spedisce anche Nibali, che con la squadra più di tutti prova a inventarsi qualcosa: peccato che sul Poggio, accesa la miccia, gli resti il cerino in mano. Meglio lui (e bravo anche il trascuratissimo Nizzolo, primo dei nostri) di tanti strafavoriti, saltati sull’ultimo strappo o ancor prima sulla Cipressa, oppure arrivati con le pile scariche, come il celebratissimo Van der Poel o Sagan.
Ordine d’arrivo 111ª Milano-Sanremo: 1) Wout Van Aert (Bel, Jumbo) km 305 in 7h 16’09’’ (media 41,96), 2) Alaphilippe (Fra) st, 3) Matthews (Aus) a 2’’, 4) Sagan (Slk), 5) Nizzolo, 11) Vendrame, 18) Bettiol, 23) Nibali.