di Paolo Franci
" A’ Pa’, te do la Diez, la ’10’, vieni a Roma...". Lì per lì, si narra che Paulo Dybala, ancor ben lungi dall’aver deciso di salire su quell’aereo per il Portogallo che lo porterà in braccio a Mou, si sia messo a ridacchiare, pensando alla battuta sempre pronta di Francesco Totti. "Ma che ca.... te ridi?", sarebbe stata la replica divertita del Capitano, che avrà pur smesso ma Capitano della Roma lo sarà per la vita. Lì Dybala, già corteggiato in modo serrato da Mou - scultore di parole che gli ha spiegato cosa sarebbe stato lui per la Roma e cosa la Roma per lui - e pure fiaccato dalla marcatura a uomo di Tiago Pinto, l’uomo del mercato trigoriano, e Dan Friedkin, volato a Torino per convincerlo personalmente, pare che abbia capito come il suo destino si sarebbe incrociato con la città eterna. Incoronandolo come secondo argentino (inutile ricordare chi sia il primo) più famoso della Capitale. Ora, non si sa - o meglio: si sa ma è sempre cosa buona e giusta attendere - se Paulo indosserà la 10, se finirà sulle spalle di Pellegrini e Paulo chiederà la ’sua’ 21 a Matic. Vediamo, ma l’idea è che la ’Diez’ sarà sua.
Roma città, sponda giallorossa naturalmente, s’è svegliate con quel ’friccicore’ - (pizzicore) - addosso tipico dell’incontenibile gioia pallonara. Le genti romaniste, già scottate dalla favola metropolitana secondo la quale il 29 giugno scorso la Roma avrebbe presentato Cristiano Ronaldo all’Olimpico, quando domenica scorsa si sono diffuse le prime voci sull’accelerazione della trattativa, hanno iniziato a fibrillare. Non come al solito però, ma sottovoce, cercando di non costruire una montagna illusoria dalla quale precipitare ancora una volta. Poi, nella nottata tra domenica e lunedì, la svolta. Paulo si convince, si trova l’accordo per un contratto che oscilla tra gli 8 e gli 11 milioni lordi l’anno – tra ’base’ e bonus -e una clausola rescissoria da 20 milioni che un po’ spaventa ma, si sa, nel calcio per preoccuparsi c’è sempre tempo. A quel punto, quando social, siti e giornali web hanno iniziato a martellare su Paulo alla Roma e lui che dice: "sono felice". Una fibrillazione che è sfociata nell’incontenibile entusiasmo per il colpo e per questi americani silenti, il proprietario del club Dan Friedkin e suo figlio Ryan, che nel giro di un anno ha portato a Roma Mou, Abraham e ora Dybala. Fa le cose in grande Friedkin: vince e costruisce la squadra, potenziandola. E pensare che lo hanno criticato perchè non parla mai pubblicamente. In un mondo di chiacchieroni e ’bufalisti’, cosa c’è di meglio?
Il grande protagonista è però lui, Josè Mourinho. Lui per Paulo stravede e la stima è ricambiata. Mou ama i grandi giocatori e Dybala lo è, al netto dei dubbi sui frequenti infortuni. Anche se a Roma c’è chi scrive sui social: "Tranquilli, ma quale fragile!? Je basta mettersi la maglia del Capitano e vedi tu come vola!".