Giovedì 23 Gennaio 2025
MARCO FRANCIA
Sport

Tirreno Adriatico 2017, Gaviria stende Sagan

L’ultimo round prima della sfida di sabato sulle strade della Milano-Sanremo va al 22enne velocista colombiano, che a Civitanova ha battuto in volata il Campione del Mondo.

L'esultanza di Fernando Gaviria, primo davanti a Peter Sagan a Civitanova Marche

Civitanova Marche (MC), 13 marzo 2017 – Fernando Gaviria ha vinto la sesta e penultima tappa della Tirreno Adriatico. Il velocista della QuickStep-Floors ha alzato le braccia al cielo al termine di una tappa dal finale complicato, con la breve ascesa verso Civitanova Alta e le tante curve poste nelle ultime migliaia di metri a rendere più complicato il lavoro dei treni al servizio delle ruote veloci. Ci ha provato pure Peter Sagan a rompere le uova nel paniere dell’ormai ex pistard sudamericano, con un attacco a sorpresa nel breve tratto di falsopiano posto al termine dell’ultima asperità di giornata. Gaviria e tutta la sua squadra sono stati bravi a farsi trovare pronti e a chiudere un tentativo tanto spettacolare quanto pericoloso per gli avversari. Terzo posto di tappa per il belga della Trek-Segafredo Jasper Stuyven, mentre il primo degli italiani è stato Matteo Trentin, quarto, compagno di squadra di Gaviria. Sesto l’olimpionico dell’omnium Elia Viviani. Quello che è andato in scena oggi è stato un piccolo antipasto di Milano-Sanremo. Piccolo, perché il chilometraggio della tappa di oggi era assai ridotto (di fatto la metà) rispetto a quello del primo Monumento della stagione, e perché molti tra i possibili protagonisti di sabato – gli ultimi tre vincitori Demare, Degenkolb e Kristoff, oltre ai vari Matthews, Bouhanni, Colbrelli, Groenewegen e Swift, tanto per fare qualche nome – hanno preferito la Parigi-Nizza come ultima tappa di avvicinamento alla Classicissima. Qualche indicazione, però, questa tappa l’ha partorita: se Gaviria riuscirà a presentarsi su viale Roma nelle stesse condizioni dell’anno scorso, molto probabilmente sarà l’uomo da battere. Sagan, dal canto suo, potrebbe provare ad attaccare sul Poggio, sfruttando poi le sue doti da discesista, tenendosi la volata conclusiva come seconda opzione per raccogliere quantomeno un piazzamento; il possibile atteggiamento tattico del corridore della Bora-Hansgrohe rimane una delle più grosse incognite della corsa di sabato e il suo comportamento odierno non può che aumentare i dubbi dei suoi avversari. Si è fatto vedere anche Vincenzo Nibali, con un timido attacco all’imbocco dell’ascesa verso Civitanova Alta, utile più che altro per mettere benzina nelle gambe. Ci ha provato, decisamente più convinto, pure Fabio Felline, il cui attacco in compagnia di Niki Terpstra e Mattia Cattaneo è stato neutralizzato dalle squadre dei velocisti a meno di due chilometri dal traguardo. Qui è stata la Lotto-Soudal di Jens Debusschere (poi quinto all’arrivo) ha prendere il comando delle operazioni, provocando nel tortuoso finale una frattura nell’avanguardia del gruppo che ha tagliato fuori diversi possibili protagonisti (primo fra tutti Mark Cavendish), alcuni dei quali già attardati lungo la salita verso Civitanova Alta. Nessuno degli uomini di classifica ha approfittato della situazione: alla vigilia della tradizionale cronometro conclusiva di San Benedetto del Tronto, la maglia azzurra resta dunque sulle spalle di Nairo Quintana, che non avrà grossi problemi a difendere il corposo vantaggio che vanta, nell’ordine, su Pinot, Dennis, Roglic, Dumoulin, Thomas, Uran, Castroviejo, Mollema e Spilak.