Tiene la porta inviolata per la seconda partita di fila respingendo gli assalti inglesi: un po’ incerto di piede, sicuro di pugno.
KALULU 6,5. Dà supporto a Thiaw nei momenti più critici del match e non disdegna sortite offensive: limita Son con imperiosità.
KJAER 6,5. Da panchinaro a titolare per il forfait di Tomori, monitora Kane con esperienza, tempismo su Lenglet.
THIAW 7,5. Seconda titolarità conquistata di fila e stima totalmente ripagata: ottima intesa con il resto del reparto, irruenza quando serve, una maturità da giocatore navigato nonostante i suoi 21 anni. Annulla Kulusevski. SAELEMAEKERS 7. A destra trova corsie libere per guadagnare il fondo ed è provvidenziale anche nel sostegno alla retroguardia. Utilissimo alla causa.
KRUNIC 7. Il mediano non si prende la scena ma arpiona una buona quantità di palloni preziosi. Roccia.
TONALI 6. Il palcoscenico europeo esalta meno le sue qualità: Sarr lo sovrasta e in mezzo fatica a velocizzare la manovra.
THEO HERNANDEZ 7,5. Capitano per l’occasione, al primo affondo a sinistra innesca l’azione che porta al vantaggio rossonero. Emerson e Romero lo contengono a fatica: il treno sembra essere ripartito.
BRAHIM DIAZ 8. Gli bastano sette minuti per lasciare la firma, di testa per giunta. La Champions lo scatena: imprendibile, tecnica sopraffina.
GIROUD 6,5. Gara di abnegazione la sua: sponde e sportellate e pochi palloni sfruttabili.
LEAO 6,5. Approccio ottimo al match: generoso e costante, ritrova lo smalto perso ultimamente. A volte è troppo istintivo.
All. PIOLI 7,5. Fa suo con pieno merito quello che ha definito uno dei match più importanti in carriera: lo spirito dei suoi sembra quello visto lo scorso anno. Fine del tunnel?
Messias 6. Cambi di gioco. De Ketelaere 6. Più pimpante del solito. Pobega, Rebic sv.
Voto squadra 7.
Tottenham (3-4-3): Forster 5,5; Romero 5, Dier 5,5, Lenglet 6 (33’ st Davies sv); Emerson 5, Skipp 6,5, Sarr 6,5, Perisic 5; Kulusevski 5 (25’ st Richarlison 5,5), Son 6 (35’ st Danjuma 5,5); Kane 5,5. All. Conte 5,5.
Ilaria Checchi