Sabato 21 Dicembre 2024
PAOLO GRILLI
Tennis

Il gomito di Djokovic e il gorgo di Nadal. Quanti dubbi verso Parigi

Il trono dei ‘Fab 2’ scricchiola sotto il peso degli infortuni. Alcaraz, Rune e Sinner vedono l’olimpo del tennis sempre più vicino e accessibile

Novak Djokovic a Montecarlo con il gomito fasciato (Ansa)

Appena un paio di anni fa, i 'Fab 3' - Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic, in ordine rigorosamente sparso - sembravano doversi spartire ancora a lungo i trionfi negli Slam e in tutti i più importanti tornei al mondo.

Poi il destino si è raccordato alla spietatezza dell'anagrafe e un'epoca sembra forse vicina a finire. 'King Roger', scavallati i 41 anni, ha appeso la racchetta al chiodo dopo mille acciacchi, lasciando un vuoto incolmabile nell'animo di quasi ogni appassionato di questo sport. Il suo grande rivale Rafa, 36 primavere, non ha mancato l'anno scorso di vincere a Melbourne e a Parigi (per 14 volte ha fatto suo il Roland Garros: inarrivabile), salvo poi sprofondare in un gorgo di infortuni che non sembrano ancora poter risolversi.

Dopo l'Australian Open, il maiorchino non ha ancora rimesso il piede in campo, e ha dovuto dare forfait al torneo di Barcellona che ha preso il via: quando rivedremo in campo lo spagnolo, e sarà poi pronto a difendere lo Slam francese?

Ora anche Novak Djokovic, che resta al numero 1 Atp, dà conto dei suoi malanni. Il suo gomito destro "non è in una condizione ideale", ma il serbo spera "di essere completamente pronto per la prima partita" del Roland Garros. 'Nole', a Montecarlo, ha perso contro Musetti e al braccio aveva una gomitiera nera che certificava il problema.

Non si dimentica, poi, che il campione 35enne è riuscito a vincere gli ultimi Australian Open nonostante uno strappo muscolare di tre centimetri vicino al tendine rotuleo. Roba da Superman - Nole ha vinto 22 Slam come Nadal, Federer 20, il totale di 64 dei tre campionissimi è un numero da fantascienza - ma i poteri magici non sono mai per sempre. E intanto Alcaraz, Rune e Sinner vedono il trono del tennis sempre più vicino e accessibile.