Melbourne, 21 febbraio 2021 - Novak Djokovic trionfa per la nona volta in carriera alla Rod Laver Arena di Melbourne. Un vero e proprio dominio quello del serbo in questa finale degli Australian Open 2021, stravinta dal numero 1 della classifica Atp. Un 3-0 (7-5; 6-2; 6-2) che non ammette repliche, con Daniil Medvedev annichilito dal secondo set in avanti. Il russo vede così interrompersi la sua striscia di 20 successi consecutivi, mentre Djokovic conquista il 18esimo Slam, confermandosi il più forte tennista in circolazione in questo momento.
Djokovic a fatica
Djokovic mette subito in chiaro le cose: nei primi tre giochi concede appena tre punti all'avversario, volando sul 3-0. Medvedev capisce di dover cominciare a forzare qualcosa e grazie al servizio fa suo il quarto game. L'essersi sbloccato ricarica di fiducia il russo, che prima piazza il contro break, poi lascia a zero l'avversario durante il proprio turno di battuta, impattando a quota 3. Adesso il match non ha un padrone e infatti si arriva al decimo gioco in parità. Il set sembra destinato al tie break e invece, proprio al 12esimo game, Djokovic strappa il servizio a Medvedev, approfittando di qualche errore di troppo del numero 4 della classifica Atp.
Medvedev crolla
Il secondo set si apre con il break di Medvedev e il contro break Djokovic. Il serbo, apparso in difficoltà nel primo game, invece spinge il piede sull'acceleratore, mandando in confusione il classe '96, che cede nuovamente il servizio. Da qui in avanti la strada è in discesa per il numero 1 del tabellone, che deve faticare solo nel settimo gioco, quando il rivale lo costringe ai vantaggi per difendere il turno in battuta. Djokovic supera l'ostacolo e chiude comodamente per 6-2.
Terzo set in carrozza
Medvedev, frustrato dai tanti errori, è completamente in balia dell'avversario, che alternando i propri colpi non gli dà respiro tregua. E così la musica non cambia rispetto al precedente set. Djokovic si porta immediatamente sul 3-0, prima del sussulto di Medvedev. Ma è solo un fuoco di paglia, perché il serbo non abbassa affatto la qualità del proprio gioco, resistendo al disperato tentativo di rimonta del russo, che si arrende per 6-2. E così l'ennesima festa a Melbourne di Djokovic può scattare.
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